TORINO – Davide Calabria, difensore del Milan, ha parlato ai microfoni del Corriere della Sera di vari temi tra cui la corsa allo scudetto nel campionato di Serie A. Queste le sue parole: “Europa League e derby? Niente panico, ne usciremo lavorando. Con umiltà, concentrazione, entusiasmo. Per il primo posto in campionato è una corsa lunga, nulla è compromesso. Quello che conta è arrivare primi alla fine. Ma ora la testa va alla coppa: ci teniamo moltissimo, vogliamo arrivare in fondo. L’Europa è l’ambiente naturale del Milan. Al derby ci penseremo da venerdì. Scudetto? Io sono cresciuto con la maglia del Milan addosso, fin da bambino. E a me hanno insegnato che qui si gioca sempre e solo per vincere. Non siamo partiti con l’obiettivo di vincere lo scudetto, nessuno ce l’ha chiesto. Ma abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. Inter? È la più attrezzata insieme alla Juve. Ma è tutto apertissimo. Ripeto: noi dobbiamo solo stare zitti e lavorare, come mi ha insegnato mia padre”.
Poi ancora: “Maldini? Gli devo moltissimo. Un mito. Mi ha incoraggiato fin dai tempi del settore giovanile. Sono milanista fin da bambino, il Milan era il mio sogno e me lo sono tenuto stretto. Se non andavo d’accordo con Pioli? Qualche incomprensione, i primi tempi. Per me non è stato semplice imparare a giocare come mi chiedeva lui. Poi abbiamo parlato tanto, ci siamo confrontati e oggi sono migliorato molto, grazie proprio ai suoi insegnamenti. Abbiamo un rapporto eccezionale, è un grande allenatore e un grande uomo. Ibra? A dare di più, sempre. Zlatan fa la differenza. Lo guardi e ti senti più forte. Ci ha insegnato ad avere la mentalità vincente, a essere da Milan. Se perdiamo il derby? Può cambiare la stagione, chiaro. Ecco perché vogliamo vincere già a Belgrado: vincere aiuta a vincere. Dobbiamo subito recuperare quella mentalità che ci ha permesso di essere in testa per 21 giornate. Poi penseremo al derby. E a vincerlo, ovviamente. Anche all’andata ci davano per sfavoriti, no?”.