La Juventus scenderà in campo domani sera a Cagliari contro i rossoblu nella partita valevole per la trentatreesima giornata di Serie A. Attraverso il loro sito internet i bianconeri hanno ricordato la sfida contro la squadra isolana nell’anno del loro ritorno in Serie A.
“In attesa del match in programma a Cagliari venerdì 19 aprile alle ore 20:45, riviviamo le emozioni di una sfida del passato bianconero sempre contro la squadra sarda – vinta in trasferta in un caldo pomeriggio di inizio settembre del 2007. Una partita particolare per la Juventus, la prima trasferta di quel campionato di una Serie A riconquistata dopo l’annata trascorsa in Serie B. Un gruppo speciale, un mix di campioni senza tempo come Del Piero, Nedved, Buffon e Trezeguet, al fianco dei quali si affacciavano dei giovani promettenti e pronti non solo a imparare, ma a raccogliere gli insegnamenti e le redini della squadra. Una combinazione di talenti affidata a un allenatore di grande esperienza come Claudio Ranieri, che oggi – in uno dei tanti incroci del destino – siede sulla panchina del Cagliari e affronterà la Juventus da avversario nel match valido per la 33^ giornata di Serie A.
UNA JUVE SPERIMENTALE E IN FASE DI ASSESTAMENTO
Una partita non semplice quella che attendeva i bianconeri a Cagliari quel 2 settembre 2007 – reduci dalla vittoria per 5-1 con cui la Juventus aveva inaugurato la stagione contro il Livorno, ma con un gruppo ancora in fase di rodaggio. Davanti a Buffon infatti, la linea difensiva era composta da una coppia di difensori centrali inedita come Andrade e Criscito (che a causa di infortuni e scelte tecniche sarebbe cambiata nel corso della stagione), al fianco dei quali agivano Zebina e Chiellini. Centrocampo in mano ad Almiron e soprattutto a Cristiano Zanetti, mentre davanti l’insieme di esperienza e qualità era invidiabile con Camoranesi, Nedved, Trezeguet e Del Piero. Lo 0-0 a fine primo tempo quindi è più un caso che il reale specchio dell’andamento della prima fase della sfida, con Del Piero che riesce in un’occasione a scavalcare anche Fortin, ma a porta vuota calcia alto.
SECONDO TEMPO DA PAZZI: CI METTE LO ZAMPINO ANCHE SUPER GIGI
Nei secondi 45 minuti del match invece divenne davvero difficile annoiarsi: ad aprire le danze al 53’ ci pensa Trezeguet con un gol dei suoi – di quelli in cui non si capiva come al termine di una bella azione manovrata con un pallone carambolato in area, puntualmente l’attaccante francese fosse al posto giusto e sulla traiettoria ideale per allungare la gamba in spaccata, colpire e prendersi il gol del vantaggio (e il suo 99° sigillo in Serie A in carriera). Passano poco più di 60 secondi però, e il Cagliari pareggia: contatto in area tra Matri e Legrottaglie, l’attaccante è bravo a far vedere il corpo a corpo all’arbitro, calcio di rigore e rete di Foggia, con Buffon a un passo dalla parata.
Tutto da rifare per la Juve, che a quel punto rischia anche di andare sotto, ma resta a galla grazie a una prodezza di un portiere diverso dagli altri. Buffon infatti è riuscito per oltre due decenni di carriera a mantenere un livello altissimo di resa e ogni tifoso bianconero ha nel proprio personale album dei ricordi una parata di super Gigi. Quella compiuta contro il Cagliari quel giorno va di diritto nella classifica delle migliori della sua carriera: dalla fascia sinistra cagliaritana infatti arriva un cross a seguito di un pallone perso in uscita dai bianconeri, Paolo Bianco – difensore del Cagliari – è in area piccola, non più di 5 metri dalla porta e colpisce al volo a botta sicura e in maniera perfetta. È un gol fatto, Buffon però trova con un riflesso senza senso il modo di “tirare” fuori il pallone, di mettere il guantone dove non sarebbe arrivato nessuno. Tranne lui.
LA JUVE TORNA DUE VOLTE IN VANTAGGIO: DECISIVO CHIELLINI
È la svolta: la Juventus infatti riacciuffa il vantaggio grazie a una combinazione tanto sbilenca quanto efficace, con Almiron che lancia Camoranesi – abile a trovare un cross/pallonetto che beffa tutti, ma non Del Piero che ci mette il piede e segna il gol del 2-1 al 76’. La gara però non è ancora finita: dopo aver revocato il secondo rigore in favore del Cagliari grazie all’intervento dell’assistente Cariolato, Tagliavento concede nuovamente un’altra occasione dal dischetto ai padroni di casa dopo un fallo in area sugli sviluppi di un calcio piazzato. Di nuovo Foggia, di nuovo pareggio.
Ma proprio quando la vittoria sembra sfuggire di mano alla Juventus, rimasta in dieci uomini per l’espulsione di Zebina e poi tornata in parità numerica nel giro di 60 secondi per una sanzione analoga nei confronti di Del Grosso, arriva il gol della staffa. A metterci lo zampino è ancora una volta Camoranesi, che disegna un calcio di punizione sulla testa di Giorgio Chiellini – più veloce di tutti a colpire sul secondo palo. È l’ultima emozione di un 3-2 rocambolesco e avvincente, di un sigillo bianconero da ricordare, di una vittoria (neanche a dirlo) conquistata lottando fino alla fine.
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