[fncvideo id=658097 autoplay=true]
La Juventus scenderà in campo nuovamente domani dopo il successo otteuto in campionato con la Lazio, rimontata grazie al gol di Rabiot e alla doppietta di Morata. In calendario, per i bianconeri, c’è il ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Porto, che parte da una posizione di vantaggio vista la vittoria per 2-1 ottenuta all’andata. Alla squadra di Pirlo, dunque, servirà un’impresa per riuscire a rimontare la formazione lusitana e staccare il pass per i quarti di finale, che permetterebbe di continuare questa campagna europea in cerca della terza Champions League da mettere in bacheca. Uno che di queste partite se ne intende è Antonio Cabrini, terzino juventino a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, che ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TMW:
“Solo se in campo scenderà la miglior Juve allora potrà passare il turno in Champions. Non so se la squadra vista in campionato contro la Lazio possa bastare, nel senso che in questo caso non si può rischiare di prendere gol per poi dover recuperare. E’ sempre meglio non incassare neanche una rete al passivo. E’ però una squadra, quella bianconera, che ha ritrovato finalmente due o tre giocatori importanti in fase offensiva, Morata su tutti, che possono essere determinanti in queste situazioni. Lo spagnolo ha già ampiamente dimostrato di essere un elemento fondamentale.
Arthur? E’ un giocatore che la società ha voluto acquistare a tutti i costi. Sa dare equilibrio alla squadra ed ha notevole importanza nel legare insieme la fase difensiva e quella offensiva. Chiesa? Deve fare quello che sa fare, cioè saltare l’uomo e metterla in mezzo, ma anche andare al tiro quando se ne presenta la possibilità. Passaggio del turno? Un gol non è difficile da recuperare, però in campo europeo serve certamente anche una prestazione di livello”.