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L’annuncio della creazione della Super League ha portato un terremoto nel mondo del calcio, che non sembra destinato a cessare in poco tempo. Dopo i comunicati congiunti delle 12 squadre fondatrici, a cui hanno risposto UEFA, FIFA e tutte le Leghe interessate, è arrivata anche la presa di posizione da parte dei club tedeschi, nelle parole di BVB e Bayern Monaco. Il CEO dei gialloneri Hans-Joachim Watzke ha detto la sua attraverso una nota apparsa sul sito della squadra: “I membri del consiglio della European Club Association (ECA) si sono riuniti per una conferenza virtuale domenica sera e hanno confermato che la decisione del consiglio di venerdì scorso è ancora valida. Questa decisione significa che i club vogliono attuare la prevista riforma della UEFA Champions League. Gli attuali membri consiglio di amministrazione dell’ECA hanno respinto i piani per fondare una Superlega”.
Posizione che è condivisa dal Bayern Monaco: “Entrambi i club tedeschi rappresentati nel consiglio di amministrazione dell’ECA, FC Bayern Monaco e Borussia Dortmund, hanno un punto di vista al 100% congruente in tutte le discussioni”.
Parole chiare, che escludono di fatto le due squadre dall’adesione al nuovo progetto. Progetto aspramente criticato anche dall’amministratore delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali: “Quello che ascoltiamo in queste ore sono pensieri che a noi non piacciono. Chi aderisce a questo progetto ha una grande responsabilità perché rischia di uccidere il nostro campionato. Cerchiamo di capire ma si prospetta qualcosa di non piacevole. In Lega c’è grande conflittualità su tutto. Credo che oggi fare calcio sia molto difficile. La ripartizione dei diritti tv porta a un divario importante tra i grandi club e i madio piccoli. Avere un bilancio sano è un’impresa e riuscirci è una vittoria che vale come la Champions League. Il sistema sicuramente va rivisto, le grandi hanno più perdite in questo momento, ma nello sport e nella vita ci deve essere meritocrazia.Siamo stati presi anche in giro, perché non c’è stata chiarezza. Chi comanda le società di calcio che hanno aderito alla Superlega dovrebbe anche essere più onesto“.