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Il 9 aprile di 35 anni fa, a Tolosa, in Francia, nasceva Blaise Matuidi. Calciatore completo, è stato ed è tuttora un giocatore duttile e disponibile, amato da tutti gli allenatori per la sua determinazione ed il suo spirito di sacrificio. Il francese inizia la sua carriera calcistica nel Troyes, club dove esordisce prima in Ligue 2 e poi nel massimo campionato di Francia. Dopo due ottime stagioni con l’ESTAC, il classe ’87 attira le attenzioni del Saint-Etienne, che nel 2007, lo acquista e lo fa conoscere al mondo intero. Infatti, Matuidi, nella sua esperienza con i verdi, per quattro stagioni, diventa uno dei giovani più promettenti nel suo ruolo, tanto che il Paris Saint Germain, nel 2011, spende oltre 10 milioni per portarlo a Parigi, dove si consacra definitivamente.
Con Les Parisiens, infatti, il francese, disputa quasi 300 partite, con oltre 30 reti all’attivo, ma è il computo dei trofei che è spaventoso: 16 successi tra Ligue 1, varie coppe e Supercoppe nazionali, conquistando, di pari passo, anche la Nazionale francese, diventando uno dei perni della rosa. Dopo però aver vinto quasi tutto, nel 2017 arriva un ulteriore step per la sua carriera, ovvero il passaggio alla Juventus, che era alla ricerca di una mezzala di quantità.
I bianconeri lo pagano oltre 20 milioni, investendo molto su di lui. A Torino il francese continua vincere trofei, aggiungendo al suo palmares 3 Scudetti, 1 Coppa Italia e una Supercoppa, mancando però l’appuntamento più importante, ovvero la Champions League, sfumata diverse volte sia con i francesi che con la Vecchia Signora. Matuidi compensa la mancanza della massima competizione per club con la vittoria del Mondiale 2018 in Russia, coronando un torneo splendido da parte dell’ex PSG. Nella stagione 2019-20, l’annata del covid, il classe ’87 lascia la Juventus e passa all’Inter Miami, club dove ancora il francese gioca, seppur a sprazzi e con diversi ruoli anche fuori dal campo.
