Il 17 aprile 1987, a Courcouronnes, nasceva Medhi Benatia. Difensore centrale roccioso, per almeno un lustro è stato uno dei centrali più forti d’Europa. Il marocchino nasce calcisticamente prima nel Guingamp e poi nel Marsiglia, club dove gioca nella seconda squadra, tra il 2004 e il 2006. Per farsi le ossa, viene mandato in prestito, al Tours e al Lorient, ma le avventure non sono per nulla fortunate. La slinding doors della sua carriera è il trasferimento al Clermont, in Ligue 2, visto che il classe ’87 si mette in mostra e attira l’interesse dell’Udinese, che lo porta in Italia nel 2010. Con i bianconeri Benatia si farà conoscere al grande calcio, grazie alle sue abilità difensive e alla sua vena realizzativa, motivi che spingono la Roma a puntare su di lui nel 2013.
Un anno dopo arriva il momento forse più alto della vita calcistica del marocchino, ovvero il passaggio al Bayern Monaco. Nel biennio bavarese, però, le cose non vanno come previsto e l’ex Udinese non è un titolarissimo, tuttavia riesce a conquistare i primi trofei della carriera, due Bundesliga e una coppa di Germania.
Stanco della mancata fiducia, Benatia, nel 2016, passa alla Juventus, in prestito, poi riscattato a 17 milioni di euro. In bianconero il classe ’87 si dimostra una validissima alternativa alla BBC, con diversi gettoni conquistati. Il marocchino, in Piemonte, accresce ancora il suo palmares, vincendo 2 Campionati, 2 Coppa Italia, una conquistata proprio con la doppietta in finale dell’ex Bayern, e una Supercoppa. Ci sono anche dei passaggi a vuoto, però, come il rigore causato nel quarto di finale di ritorno con il Real Madrid, penalty poi trasformato da Cristiano Ronaldo e conseguente pass delle semifinali conquistato dai Blancos. Nel 2018, dopo il ritorno di Bonucci alla base, gli spazi per Benatia si riducono ulteriormente, situazione che sfocia nella cessione all’Al-Duhail nel gennaio 2019. Infine, il trasferimento al Fatih e il ritiro nel 2021.