di Mattia Cinelli
L’8 maggio di 41 anni fa nasceva, a Fiesole, Andrea Barzagli, difensore che ha praticamente vinto tutto in carriera ed ha segnato un’epoca calcistica. Il centrale toscano si forma nella Pistoiese, club dove resta per una sola stagione, prima di passare all’Ascoli nel 2001, in C1. Con i bianconeri Barzagli si mette in mostra, tanto da attirare le attenzioni della favola Chievo, che nel 2003 lo acquista e lo fa esordire in Serie A. Anche nella massima serie, il classe ’81 si dimostra un calciatore oramai pronto a sbocciare, visti anche i 3 gol con la maglia dei gialloblù, infatti solo pochi mesi dopo dal suo arrivo a Verona, il Palermo lo ingaggia.
Con i rosanero l’ex Pistoiese rimane quattro stagioni, avventura inframezzata dal trionfale Mondiale di Germania del 2006, visto che Barzagli fa parte della lista dei 23 di Lippi. Nel 2008, poi, il toscano, tenta fortuna all’estero, provando la Bundesliga con il Wolfsburg, avventura che gli permette di conquistare anche il suo primo grande trofeo di club, ovvero la vittoria di un campionato, nella stagione 2008-09. Al trofeo seguono però alcune stagioni in chiaroscuro per Barzagli, che sparisca un po’ dai radar. La Juventus, però, fiuta l’affare e lo acquista per 300.000, puntando sull’ex Palermo per dare inizio al nuovo, vincente, ciclo, cambiando la carriera del toscano: “Era il 2011, sera, a cena con degli amici. Il mio telefono squilla molte volte, torno a casa alle 22, guardo chi era e scopro il numero di Del Piero. Lo richiamo: “Alex, ti disturbo?”. “No, Barza, ti chiamo per chiederti una cosa. Come stai fisicamente?” “Fisicamente? Non come quando siamo diventati campioni”. Ha riso, poi ecco il suo piano: “La Juventus mi ha chiesto di proporre un difensore da portare qui, ho fatto il tuo nome. Devi prendere il primo aereo e venire qui, serve la tua esperienza”. In un primo momento sono rimasto senza parole. “Non posso, Alex, forse mi ritiro”. “Cosa? Vuoi ritirarti? Sei uscito di testa? Muoviti che a Torino dobbiamo rinascere, un leader difensivo come te serve”. “Ma ho 30 anni e nessuna voglia di giocare”. “A 30 anni hai voglia a fare stagioni decenti, vieni alla Juventus.
Barzagli, dopo un normale periodo di ambientamento, entra perfettamente nei meccanismi del club bianconero, formando con Chiellini, Bonucci e Buffon una della difese più forti ed impenetrabile della storia del calcio. Anche il palmares si riempie presto: 8 Scudetti, 4 Supercoppa italiane e 4 Coppa Italia, oltre a due finali di Champions League perse con il Barcellona ed il Real Madrid. Nel 2019, dopo 8 anni con la casacca di Madama, Barzagli saluta la Juventus e dice addio al calcio, visto che gli infortuni oramai la facevano da padrona nelle stagioni del classe ’81.