Buffon: "Prima ero insolente, ora sono più equilibrato. Nello sport non esistono limiti" - JuveNews.eu

Buffon: “Prima ero insolente, ora sono più equilibrato. Nello sport non esistono limiti”

L'ex portiere della Juventus oggi al Parma ha ripercorso la sua carriera ai microfoni di 433

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L’ex portiere della Juventus oggi al Parma Gianluigi Buffon, ha parlato intervistato dai microfoni della rivista 4-3-3, ripercorrendo la sua carriera nel giorno del 26esimo anniversario del suo esordio in Serie A: “Calcisticamente nasco nel Canaletto di La Spezia, prima di arrivare a Parma a 13 anni. Il debutto? Volevo farmi conoscere dalla platea mondiale calcistica. All’epoca si giocava solo di primo pomeriggio, ricordo la tensione di quella giornata. Quando vivi il presente non pensi a cosa rappresentano certi simboli, così come la prima maglia. Non avrei potuto immaginare di avere la stessa maglia ventisei anni dopo, credo sia una cosa di difficilmente ripetibile”.

“La serata in cui abbiamo vinto la Coppa Italia, si giocava andata e ritorno e venivamo dall’1-1 in casa. Al ritorno siamo andati in svantaggio, poi 2-1 per noi e loro hanno pareggiato nel finale, quindi c’è stata un po’ di tensione prima del triplice liberatorio fischio. L’esultanza con la maglia di Superman? Un po’ sopra le righe, ma ero così allora“. 

Buffon parla poi del Mondiale:Le responsabilità che hai durante un Mondiale sono enormi, non riesci a goderti l’evento e le vittorie. Dopo la vittoria con la Francia ero felice perché era finita, poi, con la coppa in mano, capii che era la serata più importante della mia vita calcistica e che mi ha reso più orgoglioso”.

“Tre aggettivi per il Buffon del 1995? Insolente, esuberante e sognatore. Ora invece mi sento sicuro, equilibrato, lucido e più forte come portiere. Non esistono limiti nello sport, i limiti li mettiamo noi. Bisogna sempre far parlare il campo e credo che, al di là dei risultati di squadra, almeno dal punto di vista personale, sta parlando in maniera inequivocabile e mio attengo a quello.  Magari tra 300 anni qualcuno leggerà la storia del Parma e vedrà la famiglia Buffon che gioca solo nel Parma, invece è solo uno! Che ha esordito a 17 ed è tornato a 43 anni, è qualcosa di non ordinario”.

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