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Il portiere della Juventus Gianluigi Buffon ha parlato dopo la vittoria della Coppa Italia di ieri sera, ai danni dell’Atalanta: “Finire in questo modo è un qualcosa che mi inorgoglisce. Ho condiviso tante avventure coi miei compagni, è stata davvero la ciliegina sulla torta”.
Non ti sembra assurdo separarti dalla Juventus?
“Tutto il mondo Juve sarà sempre una parte della mia vita. Non è per questo finale che cambierà qualcosa, penso di aver dato tanto amore, professionalità, coraggio e di questo ne vado fiero. Poi tutte le cose devono finire, ho 43 anni e a 43 anni uno deve fare anche delle scelte che possono sembrare impopolari e strane. Se sono arrivato fino a 43 anni così è perché quel pizzico di follia e pazzia mi hanno permesso di non mettermi limiti. Io sono felice quando sogno e riesco ad autoalimentarmi con nuovi sogni e progetti. Nella mia vita, più dei trofei, è stato importante viaggiare e battermi. E ne ho ancora bisogno. Potrei anche pensare di smettere, perché sono felice e appagato. Ma se c’è qualcuno più folle di me che mi contatta e mi fa immaginare qualcosa di grandioso io lo seguo perché la vita è questo”.
Il viaggio che vuoi fare è vicino o lontano?
“La vita va vissuta fino alla fine con entusiasmo e voglia di stupire. Ancora adesso, finché ho la presunzione di essere un portiere importante, non mi pongo limiti, vado avanti se lo reputo stimolante, altrimenti smetto senza problemi”.
Resta in Italia?
“Ho avuto tanti contatti in questo periodo e sto analizzando le proposte ricevute. Quella che reputerò più stimolante, e quando troverò un folle più folle di me, lo seguirò. Ultimamente mi è arrivato un messaggio da un dirigente che in quanto a follia e ambizione potrebbe superarmi e a me piacciono quelle persone. Mi sento ancora forte, se trovo una situazione che mi piace e mi stimola a dovere penso di essere ancora un portiere molto forte”.
C’è l’obiettivo sesto Mondiale?
“Guardiamo come arriverò a novembre 2022… Per l’orgoglio che ho, non mi aspetto né voglio regali. Se qualcuno pensa io sia ancora affidabile bene, altrimenti resto a casa. Io voglio arrivare a quel 2022 pensando di essere ancora forte, poi se non mi chiamano lo capisco perché poi ogni ct ha il suo gruppo”.
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