Buffon, la lettera della Juve: "Non sai quanto ci hai resi felici" - JuveNews.eu

Buffon, la lettera della Juve: “Non sai quanto ci hai resi felici”

L'ultimo saluto del club al portiere

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Tramite una lettera pubblicata sul proprio sito ufficiale, la Juventus ha voluto dare l’ultimo saluto a Gianluigi Buffon, pronto ad iniziare una nuova avventura tra i pali di un altro club:

“Un ventennio, nel calcio, non è solo un’epoca, ma è qualcosa di più. Una vita.

Lo scrittore Marcel Proust dice che “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.

Sono gli sguardi che maturano nei decenni, in cui il cammino che percorriamo ci cresce, per rimanere un ricordo indelebile.

Perché niente, di questi anni vissuti insieme a un ritmo talmente vertiginoso da sembrare doppio, va dimenticato.

PERCHE’ C’E’ SOLO UN GIANLUIGI BUFFON

Alla Juve Buffon è stato guida, supporto per i giovani che arrivano, record, infranti, superati e rinnovati. E’ stato la parola giusta, proprio quando serviva.

Buffon è uno che vive mille vite, e noi non possiamo far altro che viverle con lui.

Lo abbiamo guardato da lontano vincere un Campionato e una Supercoppa francesi con il Paris Saint-Germain nella stagione 2018/19.

Lo abbiamo riabbracciato con un sorriso grande così quando nel 2019 ritornava a Torino, per vincere ancora uno Scudetto e sfiorare una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia, per infrangere il record di presenze all-time in Serie A.

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.

Tu, di occhi e di sguardi, Gianluigi, ne hai avuti un numero incalcolabile. Sempre nuovi. Sempre curiosi, puntati sul mondo, sul tuo ruolo che forse hai cambiato per sempre. In mezzo a quei pali.

Tu vai via da uomo felice, come hai detto pochi giorni fa, e non sai quanto hai reso felice noi. Tutti noi. Che adesso continueremo a seguirti nelle nuove avventure che affronterai. Con nel cuore un milione di fotogrammi di questo ventennio che non basta un saluto lungo una vita per descrivere”.

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