Domani la Juventus, in ritiro dopo la sconfitta di Haifa, è attesa dal Derby con il Torino. In vista del match, Tuttosport ha intervistato Pasquale Bruno, doppio ex della sfida. Questo il suo parere su Bremer: “Forse a maggio era convinto che sarebbe passato all’Inter, per cui non vedeva problemi in quel balletto, anzi. Ormai non decide il giocatore, ma il procuratore. I giocatori sono molto influenzati dagli agenti. Il suo alla fine gli avrà detto che la Juve offriva le condizioni migliori sia a lui sia al Torino, altro che l’Inter… Per cui posso persino perdonarlo. In ogni caso, secondo me ha fatto la scelta sbagliata. E non solo per come sta andando la Juve, anche per come sta giocando lui. L’ho visto spaesato”.
L’analisi tattica: “Deve giocare a zona, ma non è abituato. Bremer da anni era abituato a marcare a uomo, a seguire dappertutto un attaccante. A zona perdi qualcosa, non hai più il contatto diretto con un uomo di riferimento. Infatti l’ho visto spesso in difficoltà. Un po’ spaesato, appunto. E dire che è più facile giocare a zona, a parte il fatto che devi stare molto più attento ai movimenti dei compagni. Marcare un attaccante forte a uomo è un lavoro decisamente più massacrante”.
Ora sta arrivando qualche fischio: “Dl mio punto di vista più mi attaccavano dagli spalti, più mi caricavano. Dipende dal carattere. Ma sarebbe grave se a questi livelli Bremer si facesse influenzare dai fischi e perdesse sicurezza in campo. Non credo, dai”.
Poi Bruno ha criticato Vlahovic: “Mi davano del pazzo, un anno fa, oggi un po’ di meno? Continuo a dire che, a quelle cifre, il vero affare l’ha fatto la Fiorentina. Vlahovic è un buon giocatore ma molto sopravvalutato, non un campione. E non vale l’ingaggio mostruoso che ha. E la spesa che la Juve ha dovuto sostenere. Come per Locatelli e altri. Ma sono problemi della Juve, questi. Non miei”.