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La Juventus è attesa da un finale di campionato nel quale dovrà cercare di consolidare il quarto posto: i bianconeri, dopo la sconfitta contro l’Inter, hanno detto addio definitivamente ai sogni scudetto, e ora devono guardarsi dalla Roma, al quinto posto ma con cinque punti di ritardo sui bianconeri. Al termine della stagione poi Allegri e la dirigenza penseranno alla Juve che verrà, con il mercato che potrebbe regalare nuovi giocatori.
Tra questi uno che potrebbe arrivare a Torino, cambiando sponda del fiume, è Gleison Bremer, difensore del toro seguito dai bianconeri, che ha suscitato però l’interesse di tanti club. Il difensore granata ha parlato intervistato dai microfoni di DAZN nell’ambito del nuovo programma “My Skills”.
“Tra la difesa a 3 e quella a 4 preferisco quella a 3 perché è la linea con la quale mi sono consacrato. Per quanto mi riguarda ho imparato a usare la testa in campo, non è una dote naturale. Bisogna capire quando scappare e quando è il momento di andare: non si gioca soltanto attraverso la forza, intercettando a marcando. È più complesso di così. E poi va conosciuto bene l’avversario: se è veloce non posso stargli sempre attaccato perché se mi fa un movimento corto-lungo sono morto. Se l’attaccante è più lento invece gli sto sempre attaccato e gioco subito sull’anticipo. A uno come Ibrahimovic stai attaccato per cercare di anticiparlo: è grosso e devi saper usare bene il fisico. Con uno come Osimhen, invece, con palla libera devi scappare sempre: a lui non piace la palla nei piedi, vuole essere lanciato in profondità”.
“Mi è sempre piaciuto Lucio, ma tra i contemporanei chi è veramente forte è Van Dijk. Ha sofferto un po’ l’infortunio, però ha tutto: fisico, palleggio, senso della posizione. Tra chi gioca in Italia dico invece Koulibaly, è un altro difensore davvero forte”.