Gleison Bremer, difensore della Juventus, ha detto la sua a Rede 98. Ecco le sue parole: “Sono arrivato al Torino a 21 anni e ho avuto bisogno di tempo per adattarmi. Soprattutto per imparare il modo di difendere, che in Italia è molto diverso rispetto al Brasile. Così ho trascorso un po’ di tempo ad ambientarmi e dicevo al mio allenatore che mi sembrava una perdita di tempo e lui mi ha risposto che era un anno in cui stavo imparando e migliorando e che iniziando a giocare, avrei capito che ne sarebbe valsa la pena. Ed è quello che è successo: sono migliorato ogni anno.
Ho trascorso quasi cinque anni al Torino e ora sono alla Juventus, dopo una delle più grandi cessioni di sempre del club. Nel 2021-2022 sono stato il miglior difensore del Torino e quando sono andato alla Juventus sono riuscito a emergere, anche se è stato un anno difficile. È stato un anno in cui ho imparato molto e sono riuscito a essere convocato per i Mondiali, quindi sono grato alla Juventus.
Quest’anno è diverso perché parto con un’esperienza diversa. Abbiamo iniziato bene il campionato, vogliamo lottare per i primi posti e tornare in Champions League. Quando lasci il Brasile per l’Italia, cambiano molte cose. Il posizionamento del corpo, la marcatura in area e dell’avversario, tante cose. La sfida più grande è a livello tattico. Dzeko, sia quando era alla Roma che all’Inter, e Lautaro Martínez sono attaccanti fuori dal comune. Anche Duván, che ora è al Torino, è molto bravo. E ricordo la mia prima partita di Champions League contro Neymar, Mbappé e Messi. Sono fuori dal comune”.