Brambati: "Kean nel Sassuolo o nell'Hellas Verona non farebbe il titolare"

Brambati: “Kean nel Sassuolo o nell’Hellas Verona non farebbe il titolare”

Moise Kean
Massimo Brambati, procuratore, ha analizzato la situazione di alcuni giocatori della Juventus, con un riferimento a Kean.

Massimo Brambati, procuratore, ha rilasciato delle dichiarazioni a TMW Radio, parlando della Juventus e del calciomercato. Ecco le sue parole su Kean, attaccante arrivato in estate per oltre 30 milioni, anche se il rendimento del classe 2000 non è stato in linea con le aspettative della dirigenza, visti i soli 6 gol siglati nel corso della stagione: “Secondo me Kean nel Sassuolo o nel Verona non farebbe il titolare. Ora la Juventus deve capire che cosa fare con un giocatore così. Sostituire Ronaldo era impossibile, ma spendere 38 milioni in maniera migliore lo era. In quell’affare ha vinto esclusivamente Raiola.”

Sul futuro di Dybala, visto che la Joya non rinnoverà il contratto con il club bianconero e l’attaccante argentino sembrerebbe vicino all’Inter, con Marotta come primo attore protagonista nella trattativa: “Per la corsa a Dybala c’è un gran premio in cui l’Inter al momento corre da sola. Parlando del Tottenham, qualora dovesse rimanere Conte non ci sarebbero possibilità per un suo trasferimento. Pesano sulla valutazione del giocatore gli ultimi due anni, caratterizzati da infortuni e da stop continui. In queste situazioni il campo è l’unico giudice appellabile. Dall’annuncio del mancato rinnovo mi aspettavo un’impennata di rendimento da parte del giocatore, che invece non c’è stata. Non credo che rimarrà senza squadra, ma al momento nessuno si strappa i capelli per prendere Dybala, tantomeno alle cifre richieste dall’argentino stesso.”

Su Allegri e sulla stagione della Vecchia Signora, annata che potrebbe essere cambiare con la vittoria della Coppa Italia mercoledì sera all’Olimpico: “Con lo stesso metro di giudizio usato nei casi di Sarri e Pirlo, la Juventus dovrebbe esonerare Allegri. Che vinca la Coppa Italia o no, per me il voto resta sempre 5. Nella storia della Juventus la Coppa Italia non può spostare gli equilibri. Sentire che la squadra ha raggiunto i propri obbiettivi arrivando quarta è incredibile.”

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