Ariedo Braida, dirigente della Cremonese, ha detto la sua a Tuttojuve.com. Ecco le sue parole: “La Juve è la Juve, la Cremonese è la Cremonese; in partenza c’è una differenza elevata tra le due realtà: noi siamo neopromossi e mancavano da molti anni in Serie A, i bianconeri sono la storia del calcio. Sulla carta è un match impari, i valori di certo non sono in discussione, ma poi nel calcio si inizia sempre da 0-0 e non si sa mai come finisce. Questo sport è bello perché puoi perdere con l’ultima in classifica e poi vincere il campionato.
Dobbiamo cercare di fare la nostra parte, senza perdere la dignità. La Cremonese, fino ad oggi, ha sempre avuto un’identità cercando di mettercela tutta. L’aspetto che notano tutti è l’impegno massimale dei ragazzi, la tenacia e la ricerca di ogni pallone. Loro non si arrendono mai, ma affronteremo al meglio la Juve che non è soltanto un grande club, ma è composta da molti giocatori che sono stati protagonisti in Qatar.
Fagioli? Mi auguro applausi ed elogi da parte del pubblico per chi è stato tra gli artefici della promozione. Inoltre vorrei che si esprimesse come è in grado di fare, lo scorso anno si è tolto parecchie soddisfazioni. Nicolò dovrà continuare sulla strada intrapresa in questa stagione, e dimostrare che la Cremonese è stata un momento di crescita. Per noi è stato piacevole averlo, ma il suo futuro è quello di essere un titolare della Juventus”.
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