Leonardo Bonucci, difensore della Juventus e della Nazionale italiana, ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa. Ecco le sue parole su Messi e l’Argentina: “La colpa è nostra, bastava davvero poco per poterci giocare qualcosa di davvero unico per la carriera di un giocatore. Ringraziamo Messi per le belle parole spese per noi, domani si incontreranno due nazionali vincenti e vogliamo dare spettatore per portare a casa il trofeo. Un giocatore che ha vinto così tanti palloni d’oro è difficile aggiungere aggettivi, è stato ed è ancora oggi con Cristiano Ronaldo uno dei migliori al mondo. Servirà grande rispetto. L’Argentina è tra le migliori al mondo, non perde da 31 partite e non è un caso. Serve massimo impegno e rispetto, massima cattiveria agonistica. Da questo trofeo dobbiamo ripartire e mettere le basi per riportare l’Italia in alto”.
Sull’ultima partita di Chiellini: “E’ doveroso goderci quest’ultima giornata con lui, è stato un grande compagno di campo e di vita. Da dopodomani continuerò a fare ciò che ho sempre fatto, essere da esempio. Ognuno di noi deve essere sé stesso. Da Chiellini ho imparato la capacità di elaborare in breve tempo situazioni difficili e portare la soluzione, io sono molto più sanguigno. Quello è il segreto che ha fatto diventare Giorgio una grande persona e un grande capitano, io cercherò di smussare i difetti che mi porto dietro per il mio carattere. Dovranno aiutarmi anche i miei compagni, così come noi abbiamo aiutato Chiellini e Buffon”.
Sul gol di Wembley in finale dell’Europeo e sul raduno degli scorsi giorni: “Dimenticarlo è difficile, ci penso spesso. Quel gol ci ha permesso di andare avanti, di arrivare alla lotteria dei rigori. Poi però il calcio dice che devi continuare a crescere e a migliorarti, il diventare il miglior goleador della nazionale italiano è uno stimolo. Ciò che ha fatto il mister in questo pre-raduno è importante, ha aperto le porte a tanti giovani che potranno diventare forti. Poi sarà importante vederli giocare anche con le squadre, serve il loro impiego perché solo così i giovani crescono e fanno esperienza”.