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A quattro giorni dall’esordio nell’Europeo con la Turchia, Leonardo Bonucci ha parlato in conferenza stampa:
“Europeo? Finalmente è arrivato. Il comportamento di questa squadra è sempre stato esemplare, è il bello di questo gruppo, l’unione e il rispetto che ci sono. Il mercato ci sarà sempre e nonostante le voci ho visto gli interessati concentrati esclusivamente su quello che andremo a fare. Ovvio che piacerebbe a tutti con le cose sistemate ma potrebbe non succedere. Però siamo professionisti e la cosa non mi preoccupa. Obiettivi? Con Mancini abbiamo intrapreso la strada di impostare il gioco dal basso. Questo tipo di gioco lo conosciamo bene e non abbiamo paura delle grandi sfide che ci attendono. Serviranno tranquillità e spensieratezza. E giocare a Roma col pubblico, finalmente, è importante. Ringraziamo chi ha spinto per far sì che Roma fosse presente e che i nostri tifosi potessero esserci.
Fuoriclasse? Il gruppo che abbiamo. Non abbiamo singoli come Cristiano Ronaldo, Lukaku, giocatori che hanno segnato tanto e ti svoltano la partita con una giocata. Però il gruppo qui ha sempre fatto la differenza ed è questo che deve risaltare. Dobbiamo crescere come squadra, riportando l’Italia dove merita di stare dopo il disastro dei mondiali 2018.Polemiche? Per fortuna le polemiche, per la prima volta da cui sono in Nazionale, non ci sono. E questo permette di lavorare più facilmente. Però la forza del gruppo è l’unione e quando ci sono questi valori in un gruppo, fare un percorso preciso è più facile.
Porta inviolata? Il merito non è solo dei difensori. Puoi averli tra i più forti al mondo ma se non c’è lavoro di squadra il gol lo prendi. In queste partite disputate, oltre a proporre gioco, c’è stato anche un lavoro sporco da parte di tutti. Ci auguriamo di mantenere questo trend all’Europeo. E poi vincere 1-0 fa sempre piacere. Turchia? Meritano rispetto. Hanno dimostrato, contro la Francia, di essere una squadra solida. Hanno talento, da Calhanoglu a Under, da Demiral a Yilmaz che ha portato il Lille a vincere il campionato. Sono una squadra interessante, sarà una gara complicata. Demiral e Calhanoglu? Ho parlato con Hakan e Merih e li ho visti carichi: sono due amici, ci sentiamo spesso, abbiamo riso e scherzato. Merih ha detto che non mi farà fare gol».
Ultimo anno? Tornare qui mi ha dato entusiasmo. A Torino abbiamo fatto fatica a mantenerlo per i risultati che sono arrivati e non arrivati. Abbiamo però portato a casa gli obiettivi minimi, due trofei e la qualificazione Champions. Ci sono stati problemi come possono capitare a tutti ma va dato a Pirlo merito, di aver gestito tanti campioni nello spogliatoio. Tornare qui mi ha fatto sentire giovane, con entusiasmo e voglia. Per me dopo il Covid, l’ultimo mese e mezzo è stato difficile ma mi sono risentito di nuovo me stesso in questa settimana. Se mi sento me stesso, posso dare il mio contributo. Allegri? Una volta tolto l’incarico a Pirlo, è stato giusto scegliere un allenatore con grandissima esperienza, che conosce la Juventus e che ci aiuterà nella gestione e nell’arrivare negli obiettivi che un club come la Juventus si prefigge ogni anno”.