Riguardo all’attualità in chiave bianconera, la nostra redazione ha intervistato in esclusiva Massimo Bonini, pilastro della Juventus tra il 1981 e il 1988.
Come commenti i tanti rumors intorno a Allegri? Alla fine cosa potrebbe scegliere il tecnico bianconero?
“La società lo ha riconfermato, ora la palla passa a lui. Vuole continuare a restare in un calcio ambizioso e mettersi in gioco per rilanciare la Juve o guadagnare maggiore denaro? Sarebbe in ogni caso una scelta legittima”.
Ma a tuo giudizio meritava realmente la riconferma? Molti sottolineano la proposta di gioco eccessivamente deficitaria e superata…
“Alla Juve è successo di tutto quest’anno: prima dieci punti in meno, poi in più, poi un’altra penalizzazione… Senza quelle sentenze, i bianconeri sarebbero stati secondi soltanto dietro al Napoli. Sulla Champions invece il discorso è diverso: la Juve è stata eliminata in un girone in cui poteva tranquillamente passare. Anche in Europa League poteva fare di più…”.
Sei stato un grande centrocampista di tante Juventus del passato. Come ti spieghi l’assenza prolungata di Pogba in questa stagione?
“Non sono esperto di medicina, però – se non stava bene fisicamente – come mai lo si è tesserato ugualmente? Non so quali problemi abbia avuto. Io mi sono rotto il crociato e ci ho messo otto mesi per recuperare. Pogba è rimasto fuori dal campo per una stagione intera…”.
E Vlahovic? Anche il serbo ha deluso le aspettative…
“Con gli attaccanti è sempre così. Io giocavo con Paolo Rossi che aveva sempre bisogno del gol per sbloccarsi. Quanto a Vlahovic, io non penso sia un fenomeno: è un buon giocatore, che fa dell’essere dominante in area la sua caratteristica principale. Se lo reputo incedibile? Assolutamente no”.
A quali obiettivi può realisticamente ambire l’attuale Juventus?
“Io quando giocavo alla Juve puntavo sempre al primo posto. Sono colpito dal declino di questi ultimi due anni. Una società come quella bianconera deve sempre puntare alle massime posizioni”.
Qual è la tua percezione rispetto al “caso Giuntoli”? Sembrava tutto fatto, poi si è sprofondati nello stallo messicano più profondo…
“Alla Juve occorre uno come lui. Alla fine, un bravo direttore sportivo scopre i migliori calciatori quando sono ancora ignoti ai pro, non quando sono già affermati. Lui, al Napoli, ha saputo fare molto bene questo”.
Ritieni siano subentrati venti incrociati, legati a una possibile incompatibilità con Allegri?
“Non saprei dire se ci sono problemi tra Giuntoli e Allegri. Io penso che il direttore sportivo debba sceglierlo la società, a maggior ragione se sei la Juventus…”. E intanto attenzione perché Alfredo Pedullà ha fatto un grande annuncio in diretta tv: “Ecco chi può arrivare a Luglio alla Juventus” <<<