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Il tecnico della Juventus Primavera Andrea Bonatti, ha parlato intervistato dai microfoni di JTV dopo la sconfitta contro il Verona.
“Dal punto di vista tecnico è mancata rapidità d’esecuzione, contro una squadra che si chiude si deve essere più rapidi, abbiamo fatto troppi tocchi. Poi siamo mancati dal punto di vista caratteriale, soprattutto nei primi 17-18 minuti del secondo tempo. Tante occasioni, chi ha esperienza sa che le partite cambiano da un momento all’altro. All’occasione andata fuori di Cerri ho sentito puzza di bruciato. Ci serve per crescere, ci deve far star male ma serve”.
“Abbiamo giocato 6 volte con soli 2 giorni di recupero, non abbiamo mai vinto 2 partite di fila così. Dobbiamo riuscire a mettere più alti livelli di attenzione. L’hanno cambiata con i cambi come all’andata, l’esperienza che hanno ha inciso. Siamo un po’ tornati indietro, la crescita non è lineare, ma a salti. A me piace giocare, mi alleno per giocare, l’unico modo per crescere. La cartina di tornasole per capire a che livello si è. Normale sia stancante, il salto dall’Under 17 a 19 è alto, ci va adattamento. Oggi massima attenzione, buon approccio, ma siamo mancati come continuità”
“Non esiste la sfortuna. Ci sono concorsi di responsabilità. Loro in trasferta hanno sempre fatto bene, era molto temibile, lo sapevamo e penso che abbiamo avuto un buon approccio nel non sottovalutarli. Hanno la qualità di sporcare la partita. Mi dà enormemente fastidio la sconfitta, ma bisogna passare da questo. Siamo cresciuti tanto, ma ci vuole uno step finale, per stabilizzare la posizione. Testa già a Nyon? Diventerei una bestia. Se qualcuno ha la certezza che si raggiungono i playoff, che non è una cosa richiesta, io non ce l’ho. Deve essere un’ambizione sana, che ripagherebbe di tutto il lavoro e i sacrifici. Ci vuole equilibrio, non cadere nell’euforia o nella depressione. Adesso andiamo a Roma a far la nostra partita con convinzione”.