Bonansea: "Futuro? Mi vedo come allenatore in seconda. Alle bambine farei fare più tecnica" - JuveNews.eu

Bonansea: “Futuro? Mi vedo come allenatore in seconda. Alle bambine farei fare più tecnica”

Bonansea
L'attaccante della Juventus Women ha parlato

[fncvideo id=659676 autoplay=true] TORINO – Barbara Bonansea, attaccante della Juventus Women e pilastro della Nazionale italiana femminile, ha parlato degli sviluppi del calcio femminile in Italia e all’estero passando per la sua infanzia. Queste le sue parole nel corso di una diretta sul noto social network, Facebook: “I miei inizi? L’allenatore di mio fratello è stato in grado di osservare. Non si vedeva spesso una donna giocare a calcio. Io andavo sempre a vedere gli allenamenti e lui mi vedeva sempre di fuori. Un giorno, incuriosito, mi ha detto di entrare. Non era semplice insieme ai maschietti. Grazie a lui ho cominciato a cinque anni. Il talento è innato ma non tutti sono in grado di costruirci qualcosa intorno al talento. A me il talento è cresciuto tanto nel cortile di casa. Le tantissime ore passate in cortile con mio fratello e mio papà hanno fatto crescere il mio talento.

Juventus Women
Le ragazze della Juventus Women festeggiano dopo la vittoria contro il Milan a San Siro

Poi ancora: “Le mamme mi dicevano: “Lei non può giocare con i nostri figli maschi”. Sentire quelle frasi mi ha dato forza, mi ha spinto ad arrivare dove sono arrivata oggi. La parte bella del settore giovanile è un allenatore che ci trattava tutti allo stesso modo. Anzi, con me era più carino perché a volte andavo in difficoltà! Se avessi una figlia la porterei a fare ciò che vuole, solo per vederla felice. Il calcio femminile oggi? Sono stati fatti tanti investimenti. È un buon lavoro. Ora tante bambine si allenano in centri sportivi adeguati. Alle bambine farei fare un po’ più di tecnica, è quello che manca a noi donne. Le farei giocare tanto, tanto di più. Sto facendo il corso da allenatrice e sto seguendo una squadra. Io mi vedrei bene come secondo allenatore, non come primo. Sono molto taciturna. Un buon secondo deve saper osservare bene, penso di esserne capace

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