Zvonimir Boban, Chief of Football della UEFA, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui ha trattato diversi temi. Sul VAR ha detto: “All’inizio capivo i dubbi di chi lo discuteva, era una reazione naturale e logica, direi calcistica. Ma dopo tutti i miglioramenti e le tante partite corrette da gravi errori, chi lo discute ancora non è intellettualmente onesto. Il Var non solo ha eliminato quasi tutti gli errori più grandi, ma è stato un messaggio di trasparenza del calcio, di risultati più giusti e una forma di protezione verso gli arbitri che possono sbagliare. Il Var non cambia il calcio, lo pulisce. La gente non si lamenta più urlando “Ladri”. A volte ora dice “Ma neanche con il Var…?”, però crede nel sistema calcio e ciò non ha prezzo. C’è voluto coraggio ma adesso è difficile immaginare il calcio senza Var e ne sono orgoglioso“.
Sul Mondiale in Qatar: “Bisognerebbe chiedere a chi l’ha voluto cosa pensava in quel momento. Ma sono finiti quasi tutti male, come meritavano. Se immagini un Mondiale in Qatar sei costretto a farlo d’inverno…”. Non ci saranno gli Azzurri: “Mi dispiace tantissimo, l’Italia è la mia seconda patria. Il Mondiale perde tanto senza gli Azzurri, ma anche in Russia l’Italia non c’era ed è stato comunque un bel torneo”.
Xavi ha proposto il tempo effettivo: “Ho una profonda stima per un genio del calcio, ma sbaglia. Quando si parla di regole del gioco bisogna pensare bene alle conseguenze reali, con rispetto per la storia e le tradizioni del calcio. Quanto tempo si starebbe allo stadio, 4 ore? Con 40 gradi o con -5? E come faremmo con i diritti tv? Quanto servirebbe per battere una punizione, un corner? Mettiamo un semaforo con la sirena? Nel basket si giocano meno di 50 minuti effettivi e la partita dura quasi tre ore, ma nei palazzetti, al chiuso. Nel calcio sarebbe un disastro. Già ora ogni partita dura circa un’ora di gioco effettivo. Magari si può migliorare sul recupero da dare, ma senza stravolgere il calcio e americanizzarlo. Il gioco è bello, si segna più che mai: perché cambiare le regole? Se ricordo bene, sempre Xavi aveva proposto di giocare 10 contro 10. L’unica idea peggiore che ho sentito è di eliminare il fuorigioco…“.
Sulla Serie A: “Mi sono divertito l’anno scorso, l’equilibrio porta sempre la magia del calcio, credo e spero che sarà così anche quest’anno“.
Lo Scudetto del Milan: “Stupito? Sì e no. No, perché la rosa era più forte di quel che la gente pensava. Sì, perché l’Inter era comunque superiore e aveva un vantaggio enorme”.
Le avversarie dei rossoneri: “La Juve è affamata, ha qualità, ma ho molti dubbi… Anche se Vlahovic in Italia fa la differenza. L’Inter è sempre la favorita ma è una lotta aperta”.
Sulla Roma: “Secondo me dovrebbe giocare con il 4-3-3, avere maggiore equilibrio a centrocampo e più controllo del gioco. Allora potrebbe diventare molto forte”.