Sulle colonne di Libero, Fabrizio Biasin ha analizzato il caso Lukaku. Il comportamento tenuto dal giocatore e dal suo agente nell’ultimissimo periodo ha irritato fortemente l’Inter. Il club nerazzurro, vicino alla chiusura del colpo con il Chelsea dopo aver raccolto le risorse necessarie è sbattuta su un atteggiamento quantomeno poco collaborativo del giocatore e del suo entourage. Lukaku sarebbe stato accusato di fare il doppio gioco, trattando con altre squadre, oltretutto rivali di sempre dell’Inter, ovvero Milan e Juventus. Questo dopo che il giocatore nel recente passato aveva dichiarato che non avrebbe mai accettato una destinazione italiana differente. Una situazione che avrebbe condotto a un punto di rottura, con la rinuncia del club nerazzurro di proseguire le trattative.
Il punto di Biasin
Ecco che Biasin ha fatto il punto dopo quanto accaduto. Il giornalista ha suddiviso il caso Lukaku in 4 parti. Ecco cosa ha detto: “Restano ancora alcune cose da dire, eccole. 1) Il Corriere dello Sport e il suo direttore Ivan Zazzaroni hanno anticipato la faccenda già settimana scorsa, complimenti a loro che sono arrivati prima di tutti e si sono presi gli insulti tipici del maledetto web. 2) Lukaku ha completato un filotto micidiale: da ieri domina la classifica dei più detestati di sempre in casa Inter, non è ben visto dai tifosi della Juventus, ancora meno da quelli del Chelsea. Per carità, gli basterà fare una manciata di gol per tornare idolo della sua futura tifoseria, qualunque essa sia (all’occorrenza lo vogliono anche i sauditi),ma l’immagine sarà sempre quella di un tizio decisamente sconclusionato.
Lukaku contraddittorio
Il giornalista ha proseguito: “3) Per mesi i suoi sostenitori, ma anche gli osservatori esterni, lo hanno difeso in una doverosa battaglia contro ogni genere di razzismo, esplosa una sera di qualche tempo fa durante Juve-Inter di Coppa Italia. Il gesto con il dito a silenziare gli ululati perde di qualunque significato nelmomento in cui, in nome di un ingaggio più ricco, Lukakone sceglie di dimenticare ogni cosa. Non solo fa un torto a se stesso, ma anche a chi davvero ha creduto alla sua “battaglia”. 4) «Andresti mai alla Juve o al Milan?» (intervista a Sky di un anno e mezzo fa). Risposta: «Mai, mai, mai, mai, mai». Si è proposto prima al Milan e poi alla Juve. Ci vuole tanto coraggio ragazzi…”.