Bertotto sull'Italia: "Il perché di questa eliminazione non è chiaro"

Bertotto sull’Italia: “Il perché di questa eliminazione non è chiaro”

Valerio Bertotto, ex calciatore, ha parlato della sconfitta dell'Italia contro la Macedonia del Nord, analizzando i vari problemi.

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Valerio Bertotto, ex calciatore di Udinese e Siena, ha rilasciato delle dichiarazioni a TMW Radio, parlando dell’eliminazione dell’Italia dai playoff mondiali. Ecco le sue parole: “La partita vedeva di fronte una squadra molto forte contro l’Italia contro una che ha provato a difendersi sperando che succedesse qualcosa. Il perché di questa eliminazione non è chiaro, l’Italia aveva giocato anche bene ma è mancata la cattiveria nella fase finale del campo. Alla fine poi in queste gare subentrano delle situazioni negative col passare del tempo e un episodio va a buttare alle ortiche tutto.”

Sulle parole di Nicolato, CT della Nazionale U21, che negli scorsi giorni aveva denunciato la mancanza di giovani: “Qui entra in ballo la volontà e la valorizzazione di quello che possiamo chiamare Prodotto Interno Lordo. Se dobbiamo ragionare in termini di valorizzazione di elementi funzionali alla Nazionale, bisogna far sì che tutte le società siano orientate verso questo tipo di discorso. Questo non preclude la strada ai giocatori non italiani certo, ma il vivaio italiano va tutelato e negli ultimi anni non è successo. Io personalmente come allenatore sono favorevole all’utilizzo di ragazzi giovani. Chiaro che serve una formazione che parte dal basso, così che il ragazzo giovane di 16-17 anni ha già un percorso di formazione che è proporzionato a quello fatto dai coetanei di altri paesi.”

Su Mancini: “In questi momenti non ha senso prendere una decisione a caldo. Ci vuole la testa giusta e razionalità. Fino a qualche giorno fa si diceva che Mancini era un grandissimo tecnico, capace di valorizzare tanti giocatori e di vincere un Europeo da sorpresa. La bravura del tecnico rimane, adesso bisogna analizzare la situazione cercando di non farsi prendere dalla disfatta di ieri. Io so che tutte le nazionali italiane (a tutti i livelli) sono composte da professionisti che sanno fare bene il loro lavoro. Forse quindi va allargato il discorso a livello di club. Speriamo che questo discorso che abbiamo fatto qualche anno fa lo rifaremo tra parecchio tempo.”

 

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