Ieri sera Federico Bernardeschi è stato ospite a Dazn, in collegamento dal Canada. Il fantasista del Toronto è tornato sulla sua esperienza alla Juventus, che ha lasciato questa estate a parametro zero dopo cinque anni: “Mi darei un 7+, qualcosa sicuramente poteva funzionare meglio. Non sono rimasto perché c’erano visioni differenti. La cosa bella è stato proprio il parlarci nel modo più sincero possibile, guardandosi in faccia e capendo che avevamo proprio visioni differenti. Abbiamo valutato questi cinque anni, volevamo valutare il futuro, poi tante cose portano a delle scelte, non è stata una questione tattico-tecnica o economica. Le visioni differenti da entrambe le parti ci hanno portato ai saluti. La Juve sta riaprendo un ciclo, ha iniziato l’anno scorso ma è questo anno che deve ricominciare“.
L’ex giocatore bianconero poi ha descritto il calcio che ha trovato in MLS: “Il calcio qui è molto intenso. Fa molto caldo, le trasferte sono lunghe e non è semplice non conoscendo le squadre. A livello tecnico sono leggermente indietro rispetto al calcio europeo, ma l’intensità è davvero alta. Non mi aspettavo questo, quando sono venuto a vedere sono rimasto stupito. Sono organizzati nei minimi dettagli e mi ha colpito davvero. Con gli altri che hanno giocato in Serie A ci aiutiamo spesso, abbiamo trovato una connessione italiana in Canada“.
Su Perin, titolare nelle prime due con la Juve: “Io e Mattia ci sentiamo molto spesso, quasi sempre. Cosa dico del suo inizio? Che sono veramente felice per lo spazio che sta trovando in questo inizio di stagione, è un ragazzo d’oro e se lo merita”.
Sul passaggio di Dybala alla Roma: “Mi fa un po’ strano, se lo merita. Paulo è un grande ragazzo e del calciatore non sto neanche a parlarne. L’effetto strano lo fa, dopo tanti anni insieme con la stessa maglia è strano vederlo lì”.