Federico Bernardeschi in questa estate di mercato ha lasciato la Juventus a parametro zero e ha deciso di ripartire dalla MLS con la maglia del Toronto. L’ex bianconero ha raccontato i primi giorni della sua nuova esperienza, in un’intervista rilasciata ad Antonello Sette: “Sono stato accolto e presentato come una star. I tifosi cantavano il mio nome. Io sono andato a suonare i tamburi in mezzo a loro. Un clima incredibile. Qui c’è un entusiasmo che in Europa non immaginano nemmeno. Sono rimasto sbalordito anche io. Ogni sabato stadi pieni, canti e cori durante tutta la partita, strutture pazzesche. Venite, se non ci credete. E’ davvero gratificante”. Le critiche: “L’invidia è una brutta bestia nello sport, come nella vita. L’unica cosa che mi viene da dire è che chi mi attacca vorrebbe molto probabilmente stare qui con me. E non solo chi mi attacca. Non potete neanche immaginare quanti miei colleghi di serie A mi hanno chiamato perché vogliono venire a giocare qui. E parlo anche di calciatori di primissima fascia“.
In MLS ritrova Chiellini: “Giorgione è il mio fratellone. Sono molto legato a lui, come a Leo Bonucci e a Mattia Perin. Ci telefoniamo spesso. Giorgio mi parla sempre delle sue bambine”.
I due allenatori più importanti: “Paulo Sousa alla Fiorentina e Massimiliano Allegri alla Juventus“. E su quello che non vorrebbe ritrovare: “Vorrei riaverli tutti”.
Su Pirlo: “Sui miei presunti dissidi con Pirlo è stata montata una leggenda metropolitana, ma non è vero niente. Sono stato frainteso. Con Andrea ho ancora un bellissimo rapporto”.
Bernardeschi è passato da idolo dei tifosi della Fiorentina a giocatore della Juve: “Emotivamente è stato complicato, ma la cosa più difficile è andare a giocare in una squadra come la Juventus, perché, quando arrivi in un top club, cambia davvero tutto“.
Una favorita per lo Scudetto: “La Juventus naturalmente”. Il nome di un giovane emergente: “Nicolò Fagioli della Juventus”.