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Il nuovo anno è appena cominciato e il primo impegno stagionale della Juve sarà contro il Napoli di Luciano Spalletti che, si presenterà senza molti titolari a causa della Coppa d’Africa che sta per prendere vita e soprattutto per le positività al Covid riscontrate da Lozano e Fabian Ruiz. Anche per Allegri ci saranno delle difficoltà nel decidere gli 11 titolari, visti gli infortuni di Dybala, Chiesa e Danilo, ai quali vanno ad aggiungersi i tamponi positivi di Pinsoglio, Arthur e Chiellini.
Potrà invece contare su Federico Bernardeschi che, si sta rivelando l’arma in piu di questa squadra soprattutto in virtù delle sue prestazioni negli anni precedenti che, avevano quasi convinto la società della Continassa a separarsi dall’ex Viola. Proprio il numero 20, ha rialsciato delle dichiarazioni in un ‘intervista esclusiva concessa a Diletta Leotta ai microfoni di DAZN che, andrà in onda domani. Di seguito ne riportiamo un estratto.
“Non rinnego le sofferenze del mio passato: ho sempre imparato qualcosa di bellissimo. A 16 anni mi hanno detto che non potevo più giocare a causa del cuore. Dovevo stare in casa fermo per mesi: tutto questo mi ha fatto capire quanto amassi davvero il calcio. Da lì mi sono ripromesso di fare tutto quello che era in mio potere per arrivare ad essere un giocatore professionista. Ho passato molti momenti difficili anche qui alla Juve, ma non rimpiango assolutamente niente. Questi momenti mi sono serviti tantissimo perché mi hanno fatto crescere. La mia carriera è sempre stata un continuo salire, ma per forza di cose nella vita ci sono delle flessioni. È i occasioni simili che bisogna farsi delle domande, riflettere su dove si è sbagliato, su dove hanno sbagliato gli altri e su cosa si può migliorare in noi stessi per fare di più e risalire. E quando risali è 100 volte più bello”.