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Non sono trascorse neanche 48 ore da quando l’Italia ha raggiunto il tetto d’Europa nella magica notte di Wembley e i festeggiamenti non sembrano ancora cessare nelle piazze italiane. Tutti hanno manifestato il loro entusiasmo attraverso alcune dichiarazioni rilasciate o tramite dei post social. Tra quelli piu toccanti c’è sicuramente il messaggio pubblicato dal bianconero Federico Bernardeschi sul suo account Instagram.
“Questa è la storia di un viaggio incredibile iniziato molto prima degli europei. E’ un viaggio che parla di sogni e di incubi, di folli visionari, di rinascite, di aggregazione e di distanziamenti. E’ il viaggio di una nazionale che ha aspettato per anni di riscattare le delusioni del passato ma è anche il viaggio di una nazione che ha vissuto il suo momento più buio nel 2020, che per prima è stata costretta ad affrontare la pandemia e a contare le sue perdite, che ha aspettato con pazienza e dedizione di rialzarsi, stringendo i denti e spremendosi il cuore in attesa della fine dell’incubo. Un viaggio che parla di sacrifici, di desideri collettivi, di riscatti personali e soprattutto della necessità del popolo italiano di mettere passione e speranza nelle imprese che compie. L’Italia aveva bisogno della nazionale e la nazionale aveva bisogno dell’Italia intera.
Abbiamo voluto con tutti noi stessi ed insieme a tutti voi che questo viaggio durasse il più a lungo possibile. Ci siamo stretti intorno alla maglia azzurra con profondo rispetto e con la coesione e l’unione del nostro gruppo, che sono state le nostre armi più forti fin dal primo giorno e siamo arrivati a giocare la finale sapendo di aver già compiuto un’impresa epica ma desiderando ancora e con ogni energia possibile che questo viaggio finisse con la coppa tra le nostre braccia, con le lacrime di gioia, con le urla di felicità, e con il tricolore portato in trionfo nella notte italiana più magica di tutte. E ci siamo riusciti, l’impresa è compiuta, siamo campioni d’Europa, abbiamo preso il dolore, le frustrazioni, il ricordo di un’Italia chiusa che cantava e si faceva forza dai balconi e li abbiamo trasformati in qualcosa di bellissimo e di indimenticabile da regalare ad ogni folle, nostalgico, sognatore, appassionato italiano nel mondo”.
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