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L’ex giocatore dell’Inter Beppe Bergomi, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di TMW Radio, dove ha parlato sia della lotta scudetto ma anche della Nazionale e della Juve di Andrea Pirlo.
SULLA NAZIONALE – “Se ragioniamo con quello che si è visto prima sembra che qualcosa non quadri, perché si vedeva una specie di club, con un’identità riconoscibile. E c’è ancora, sono solo stanchi, come dice Mancini. Non dimentichiamoci cosa stiamo vivendo, il calo è fisiologico ma si vede sempre la mano dell’allenatore, e nelle difficoltà la cosa più importante è stata trovare la vittoria. Questo andrebbe chiesto a Roberto. Abbiamo fatto tanti anni insieme in Nazionale, e lui nel club andava benissimo, meno in Nazionale. Invece lui oggi fa il contrario: c’è Sensi che non gioca? Lo butta dentro! Si sentono tutti valorizzati, tutti importanti, è questa la trasformazione. Guardate Chiesa come è attaccato alla maglia… Dobbiamo però aspettare qualche avversario che ci faccia capire meglio il nostro valore: siamo molto forti, ma ci manca il confronto con certe nazionali. Lo stesso ct l’anno scorso diceva di voler partire per vincere, e ha ragione. Roberto ha questa consapevolezza e vuole trasmetterla: per questo vorrei vedere amichevoli con squadre come Germania e Inghilterra, anche se per esempio l’Olanda l’abbiamo battuta. Per me possiamo stare in alto, anche se per certi gradini ci vogliono più componenti, ma noi ci siamo”.
SULLA LOTTA CHAMPIONS – “Finché non togliamo l’asterisco da Juventus-Napoli non ne veniamo fuori… Lì possiamo capire tanto. L’Inter non dovrebbe avere problemi, il Milan ha un buon vantaggio, l’Atalanta di solito nel finale da dei filotti mentre Roma e Lazio sono un po’ più indietro, ma occhio…”.
SU PIRLO – “I dirigenti stanno mandando messaggi di compattezza, sapendo delle difficoltà che avrebbero avuto. Però sei sempre la Juve, e secondo me dipende da come finisce la stagione. Dire che va bene arrivare quinti è difficile, eh… A fine stagioni trarranno le loro conclusioni, io per esempio non pensavo lasciassero andar via Sarri dopo aver vinto lo Scudetto”.