Bava: "Bremer ha dovuto ambientarsi, ora l'anno della consacrazione"

Bava: “Bremer ha dovuto ambientarsi, ora l’anno della consacrazione”

Gleison Bremer
Massimo Bava, ex dirigente del Torino, ha detto la sua sulla stagione di Bremer, parlando anche del futuro del brasiliano.

Massimo Bava, ex dirigente del Torino, ha detto la sua a Tuttojuve.com. Ecco le sue parole:Bremer?Aveva bisogno di ambientarsi, di capire bene la differenza tra una società e un’altra, di interpretare bene i compiti tattici richiesti dal mister. E’ stato un anno molto burrascoso per tanti motivi, c’è qualche piccola scusante visto che un po’ tutti hanno avuto dei problemi importanti nella Juve. Quest’anno si giocherà una volta a settimana, sotto l’aspetto fisico e mentale dovrà essere l’anno della consacrazione. O la va, o la spacca. Toccherà a Gleison prendere per mano la difesa, è in possesso delle qualità necessarie per dare la giusta sterzata. Sono sicuro che continuerà a migliorare.

Le valutazioni sono fatte dal momento del mercato, lo scorso anno era considerato uno dei migliori difensori in Italia e sono stati gli operatori a dargli quella quotazione. Il tifoso può pensare a questo, ma chi va in campo non pensa a quanto è stato pagato. Poi è chiaro che anche le sue prestazioni incideranno tanto sul suo valore: se farà bene varrà 70/80mln, se farà male parleremo di un giocatore da 15/20mln.

Parto dal presupposto che vengono fatte delle valutazioni eccessive, poi dipende dalle annate e dal momento del mercato. L’esempio lampante è Vlahovic, che ad oggi non è quotato come un anno e mezzo fa, ma per me resta un buonissimo attaccante. L’errore è a monte, perché poi diventa tutto un giro: il giocatore, se valutato di più, chiede più soldi, il procuratore vuole più commissioni e le critiche arriveranno alla prima delusione, inevitabilmente, da parte di tutti. Ogni anno è sempre stato in grado di fare un piccolo passo in avanti, ci sono pertanto i presupposti per continuare a migliorare. Per me può essere un nuovo acquisto della Juventus. Lui è arrivato per raccogliere l’eredità di Chiellini e Bonucci, è un ’97 ed è nel pieno della sua maturità calcistica. Sono fiducioso nei suoi confronti, farà una buonissima stagione”.