Roberto Baronio, ex collaboratore della Juve di Pirlo, ha detto la sua sui bianconeri. Ecco le sue parole a TVPlay: “Una cosa che mi ha colpito è che voleva allenarsi sui colpi di testa. Voleva che uno di noi gli facesse un cross nell’area del dischetto del rigore, così che lui potesse prendere la rincorsa e saltare per colpire il pallone di testa. Spesso mi chiedeva di passargli il pallone e ogni volta era un’incredibile tensione. La mia tensione era alta, se sbagliavo io o lui era un problema. Da fermo non sbagliavo i passaggi, ma c’era l’ansia di fare un passaggio per Cristiano Ronaldo, soprattutto quando non era da solo ma magari c’era anche McKennie o qualcun altro per la sfida, se per caso passavi meglio a McKennie invece che a lui era un dramma”.
Su Ronaldo
“Quando siamo arrivati alla Juventus con Pirlo e Tudor, la società, avendo Cristiano Ronaldo, gli ha spiegato che prima di pensare al modulo di gioco, bisognava partire da Cristiano e poi posizionare gli altri giocatori attorno a lui. Cristiano doveva essere messo al centro e gli altri sistemati nelle altre posizioni, perché questo era il modo in cui funzionava. Quindi non si poteva adottare un sistema di gioco come il 4-3-3 o il 3-4-3, in quanto la squadra doveva essere costruita attorno a Cristiano”.