Il tecnico giallorosso -Marco Baroni– alla vigilia di Juve-Lecce ha commentato così la gara di domani in conferenza stampa. Ecco alcuni passaggi chiave: “A Torino ce la giocheremo a viso aperto: io considero tutti titolari, lo dicono gli equilibri raggiunti nel corso di queste partite. Chi è subentrato ha sempre fatto bene: Maleh è un titolare, ma lo sono pure Banda, Pezzella e Oudin. Noi andiamo a giocare contro la Juve per fare punti: daremo tutto e bisogna essere presenti“.
E poi: “Ogni partita deve essere come l’ultima, per noi non ci deve assolutamente essere domani. Siamo una neopromossa, vogliamo salvarci a tutti i costi: solo nella nostra testa potevano entrare dei timori, ma noi abbiamo un dna importante L’alternanza Serie A/B impone di soffrire, ma noi rimaniamo sempre vivi”.
Infine: “Cosa mi aspetto rispetto all’andata? Quel Lecce non era ancora pronto a fare un tipo di calcio importante, questo è innegabile: eravamo un po’ attendisti. Chi dice che la Juve non stia facendo bene, si sbaglia di grosso: sono vivi e determinati. Sarò sempre riconoscente al mondo Juve: quando arrivai io erano sei o sette anni che la Primavera non vinceva più. Nel settore giovanile vinsi il primo trofeo dell’era Andrea Agnelli. Fa piacere”.
Sulla formazione: “Persson sta crescendo, è un ragazzo interessante, ma deve trovare un po’ di cattiveria in più. Ma anche Colombo ci darà una grossa mano: non ci dimentichiamo di lui. Baschirotto a destra? In questo momento non so, vediamo un po’: Gendrey non sta benissimo fisicamente, ma sicuramente non è la questione diffida che può fare la differenza. Valuterò tutti: Umtiti sta bene, ma comunque siamo in tanti in quel ruolo. Banda ci sarà al 99%: sta bene ed è un ragazzo che può darci tantissimo”.