[fncvideo id=679923 autoplay=true] L’ex giocatore e oggi opinionista per DAZN e direttore sportivo del Vicenza, Federico Balzaretti, ha parlato ai microfoni di Sport Industry, talk show online organizzato da Rcs Accademy. Le sue parole sulla Juve e sul tema nazionale: “Non basta essere stati calciatori per essere buoni manager. Ho avuto la fortuna o la sfortuna di aver smesso molto presto, poi ho avuto la possibilità di formarmi con i migliori. Una decina di giorni fa c’è stato il richiamo del campo, l’opportunità di diventare direttore sportivo di un grande club e storico come il Vicenza e quindi l’ho colta al volo.
L’esperienza in TV con DAZN? Mi aiuterà in tante cose. Innanzitutto per la preparazione e la comunicazione che richiede, ti fa sempre aggiornare e rimanere in contatto con il mondo del calcio, oltre a darti visibilità. Risultatisti o giochisti? Il risultato è sovrano e costruirlo con un’idea dà ancora più gusto. C’è chi ha vinto giocando bene e chi giocando male: l’importante è che i giocatori sappiano qual è l’idea dell’allenatore se è uno più legato al risultato o meno. Vince chi sa gestire tutte le situazioni di una partita, quello sempre. Cosa manca alla Juve? Trezeguet farebbe comodo a questa Juventus: c’è Morata ma ha caratteristiche diverse. Con Cuadrado, Dybala e Chiesa una trentina di gol li garantisce. Anche perché ora si segna molto di più.
L’Italia? Sono d’accordo con Roberto Mancini siamo passati da essere i più forti del mondo ad essere una squadra da rifondare da capo. Io sono con Mancini sempre e comunque, qualcosa abbiamo sbagliato ma abbiamo ancora l’opportunità a marzo per arrivare al Mondiale attraverso ai playoff che sono sì complicati ma con la nostra bravura ce la possiamo sicuramente fare. Fare proclami prima di arrivare effettivamente al Mondiale? Prima ci arriviamo, dopo lo vinciamo“.
