L’avvocato Mattia Grassani è intervenuto ai microfoni di Radio Napoli Centrale, per spiegare gli sviluppi dell’inchiesta sulla Juventus. Le sue parole: “L’indagine ha come oggetto due macroaree. Da un lato le plusvalenze con valori non conformi al mercato, dall’altro lato quello relativo al pagamento degli stipendi della stagione 2020/21. Ho visto la Juventus attribuire valori non veritieri ad alcuni giocatori. Ma a maggio, quando si sono già pronunciati, è stato stabilito che certi valori potessero risultare anomali, ma visto che non esisteva una regola di mercato che stabilisse valori minimi e massimi, quelle operazioni non potevano essere censurate. Se possono essere presi di nuovo in considerazione grazie ad altri elementi d’indagine? Dipende dagli elementi stessi.
Sull’operazione già giudicata come fatto dal Tribunale Federale è molto difficile. Secondo me, una questione interessante da analizzare è la seguente: un club può, in occasione della scadenza dei termini per retribuire i suoi giocatori, concordare con questi una rinuncia di tre su quattro mensilità, per poi splittare queste tre mensilità alla stagione successiva? Questi sono i comportamenti più critici che presteranno il fianco a un vulnus quando verranno chiuse le indagini. Questi sono comportamenti gravi che espongono la Juventus a sanzioni“.
Grassani poi ha aggiunto: “La Juventus per l’operato di tutti i suoi tesserati ha un range sanzionatorio molto pesante: un minimo di uno o più punti di penalizzazione, fino a esclusione dal campionato di competenza e revoca del titolo conquistato sul campo. È da escludersi, eventualmente, l’assegnazione dello Scudetto alla seconda classificata per la stagione 2020/21. Qualora venisse affermata la responsabilità, tra queste sanzioni vengono valutate una serie di elementi”. Intanto Elkann non vuole sentir parlare di ridimensionamento e sogna questa formazione da urlo<<<