Antonio Borello, avvocato, ha detto la sua a RBN sull’inchiesta relativa alla Juventus. Ecco le sue parole: “Quella del Collegio di Garanzia è una sentenza decisamente corposa, bisognerebbe studiarla approfonditamente anche perché va a citare anche precedenti. Da una prima lettura si può però già evincere qualcosa, rispetto a tutte le violazioni di diritto contestate, gran parte dei motivi sono stati dichiarati fondati.
In sostanza hanno detto che la Corte Federale d’Appello non ha errato ad emettere quella sentenza ma ha trascurato di motivare alcuni punti. Il punto principale è che ha omesso di dare motivazione approfondita sull’apporto causale di alcuni amministratori. In base all’articolo 6 la società Juventus risponde sia per l’operato di chi la rappresenta sia per l’operato dei tesserati, quindi il Collegio di Garanzia dichiara in sostanza di riconoscere che l’impianto accusatorio tiene, e spiega che le altre squadre non rispondono alle stesse accuse perché non emerge da parte loro una sistematicità nell’utilizzo delle plusvalenze fittizie, le loro operazioni restano sospette ma non si evince questa sistematicità. Si tratta di una sentenza che farà giurisprudenza, si discuterà in futuro sulla decisione di contestare l’articolo 4 invece che l’articolo 31.
Ciò che si può immaginare è che si arriverà ad una rideterminazione della sanzione che non sarà per forza di 9 punti come leggo in giro, e ciò dovrebbe concretizzarsi entro la fine del campionato con la nuova decisione della Corte d’Appello”.