Aulas: "Agnelli mi ha preso in giro, avevo piena fiducia in lui. Ora sono a disagio" - JuveNews.eu

Aulas: “Agnelli mi ha preso in giro, avevo piena fiducia in lui. Ora sono a disagio”

Aulas
Il presidente del Lione ha parlato

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Il presidente del Lione Jean-Michel Aulas ha parlato intervistato dai microfoni del quotidiano francese l’Equipe circa la Superlega e il comportamento di Andrea Agnelli: “Ne ho discusso con il presidente Ceferin a Montreux. Gli ho detto che domenica avevo provato a chiamare Andrea Agnelli e che non mi aveva risposto. È una situazione che ci mette a disagio perché aveva la nostra piena fiducia e io stesso ero molto vicino a lui. C’era un rapporto professionale ma anche personale. La forma sorprende ancor più della sostanza e c’è una delusione immensa per l’uomo. Avrei voluto che lui ci dicesse, sabato o domenica, che stava per succedere qualcosa. Aveva sicuramente delle buone ragioni, ma noi non ne eravamo a conoscenza e ora ha creato un vero problema. Ho la sensazione di essere stato preso in giro”.

Parole che arrivano dopo quelle dello stesso presidente bianconero, che aveva cosi parlato della Superlega: “Senza stabilità il calcio muore. Il progetto è legale, stiamo esercitando una libertà prevista dal trattato dell’Unione Europea. Il calcio sta vivendo una crisi enorme di appeal che investe le nuove generazione. Hanno inciso gli stadi chiusi da un anno. Il 40% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni non prova interesse per il calcio. Un terzo dei tifosi mondiali segue almeno due club e spesso questi due presenti tra i fondatori della Superlega. Il 10% è affascinato dal singolo giocatore e non dal club, due terzi seguono il calcio per il ‘foto’, paura di essere tagliati fuori”. Mentre il problema principale dell’industria calcio resta la “stabilità. Ogni presidente federale annuncia riforme, poi però pensa al mantenimento delle posizioni di privilegio e monopolio”.

“Voglio essere franco e onesto, non penso che il progetto possa continuare con 5 o 6 squadre. Non parlerei tanto di dove è andato questo progetto, piuttosto del fatto che resto convinto della sua bellezza, del valore che si sarebbe sviluppato a piramide, della creazione della più bella competizione al mondo  ma evidentemente non sarà così. Voglio dire che non credo che il progetto possa andare avanti”. Parlando di mercato. La società bianconera ha in testa 8 nomi per tornare grandissima<<<

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