Audero: "Lite Bonucci-Allegri? La società si schierò con Max" - JuveNews.eu

Audero: “Lite Bonucci-Allegri? La società si schierò con Max”

Emil Audero
L'ex portiere della Juve ha parlato

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L’ex portiere della Juve Emil Audero, ora in forza alla Samp, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di FanPage, dove ha svelato alcuni retroscena legati ai bianconeri. Si è soffermato in particolar modo sull’episodio che portò alla lite tra Bonucci e Allegri, annunciando come la società abbia preso le difese dell’allenatore livornese.

SULLA LITE BONUCCI-ALLEGRI – ” C’è stata una foto, che è girata spesso, dove c’ero io sullo sfondo e Bonucci in tribuna. Qualche giorno prima c’era stata un diverbio tra lui ed Allegri e la società aveva deciso di lasciarlo fuori per quell’incontro. È stato più un fatto unico che altro, visto che poi i due si erano riappacificati. Io ero lì perché essendo il terzo facevo riscaldamento e poi andavo in tribuna. Quell’anno fu bellissimo ed è stato l’anno in cui ho fatto l’esordio quindi lo ricorderò sempre”.

SULLA PARATA A MCKENNIE – “Sono tutte e tre belle, completamente diverse tra di loro e forse non c’è una che preferisco. Forse quella più particolare come gesto tecnico è quella su McKennie, dove però il risultato finale è stato negativo. Quella nel derby è stata una bella parata e lo sarebbe stata ancora di più se ci fossero stati i tifosi ma se uno deve mettere la ciliegina sulla torta dico quella su Sanchez considerando la vittoria finale”.SUL SUO PASSATO ALLA JUVE – “Quell’anno fu bellissimo ed è stato l’anno in cui ho fatto l’esordio quindi lo ricorderò sempre. Arrivare ad una finale di Champions te lo fa ricordare ancora di più. Per me quella Juve era una della più forti degli ultimi anni, anche messa a confronto con quelle recenti come gruppo e come personalità all’interno dello spogliatoio. Poi ha cercato sempre di cambiare e migliorare ma quella lì aveva qualcosa in più. Il finale amaro rovinò un po’ il viaggio ma, che dire, sono ricordi bellissimi. A vent’anni arrivare in finale di Champions e debuttare una settimana prima sono cose che rimangono impresse. Si è parlato troppo dell’intervallo di Cardiff ma in realtà poi era successo poco. Un’annata bellissima, squadra composta da campioni veri e per tante cose quella stagione rimarrà sempre nella mia mente”.

SU ALLEGRI – “Il mio peso specifico all’interno di quello spogliatoio non era così rilevante ma quello che trasmetteva cercavo di farlo mio. In quegli anni ero una spugna, raccoglievo tutti i consigli che dava e li facevo miei. Le sue indicazioni sono state molto importanti. In quegli anni si vinceva tanto e oltre ai tanti momenti belli si era passati anche da situazioni più complesse. In generale è stato importante perché mi ha fatto esordire e non pensavo mai che mi avrebbe dato fiducia: tante volte gli allenatori tendono a provare le squadre da mettere in campo in vista di appuntamenti importanti mentre lui mi fece giocare una settimana prima della finale di Champions. Mi aveva dato la possibilità di mettermi in mostra e mi ha sempre portato rispetto e la giusta attenzione. L’ho ringraziato per questo”.

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