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Domani sera, alle 20:45 al Gewiss Stadium di Bergamo, la Juventus sarà ospite dell’Atalanta. Un match che sa di Champions League, visto che i bianconeri ora sono al quarto posto a +2 sui nerazzurri, che però devono recuperare la sfida contro il Torino. Se non è uno spareggio, è sicuramente una tappa fondamentale per decidere il destino di entrambe in campionato. Ma per qualcuno questa sfida avrà un sapore ancora più speciale: Massimo Carrera. L’ex difensore è stato prima giocatore della Juve, dal 1991 al 1996, e poi allenatore nelle giovanili e collaboratore tecnico nella gestione di Antonio Conte. Nel 2012, a causa della squalifica del tecnico salentino e del suo vice Alessio, Carrera è stato allenatore ad interim, andando in panchina per 10 volte, con 7 vittorie e 3 pareggi e la Supercoppa italiana alzata contro il Napoli. L’Atalanta invece è la squadra dove ha militato di più, dal 1996 al 2003, con oltre 200 presenze.
Il doppio ex è stato intervistato da TuttoSport e ha parlato di cosa significa questa partita per lui: “È un derby, perché sono due squadre che hanno fatto parte della mia vita. Uno è il club di cui ero tifoso fin da bambino, che è la Juventus, di cui ho avuto l’onore di vestire la maglia per 5 anni e di allenarla insieme a Conte. L’altro è quello in cui sono stato più tempo. E poi vivo ancora a Bergamo. Sono le mie due squadre del cuore“.
Ci sono punti importanti in palio: “È una sfida fondamentale per la classifica. Secondo gli ultimi risultati, sulla carta sta meglio la Juve, anche psicologicamente, viste le prestazioni convincenti e i punti fatti. L’Atalanta viene da un momento più negativo, ma in queste partite ci si dimentica del momento. È una sorta di derby anche per loro, nel senso che è una di quelle partite imprevedibili, senza un vero favorito“.
Da allenatore, fa un confronto fra Allegri e Gasperini: “Hanno due filosofie di calcio diverse. Ma sono entrambi bravi. Entrambi sanno quello che serve alla propria squadra. Cosa significa giocare bene? Anche vincere 1-0 è giocare bene. Allegri sa che alla Juventus conta vincere e come gestire le cose. Gasperini sa fare la stessa cosa a Bergamo“.
E da ex difensore invece dà un consiglio a De Ligt: “Gioca in una grande squadra, che ha voglia di vincere. Può diventare un leader. Sta già dimostrando capacità importanti, pur essendo ancora giovane. Al posto suo io ci penserei bene prima di andarmene da lì“.