Intervistato nel post match della finale di Coppa Italia contro l’Atalanta dai microfoni di Mediaset, ha parlato l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri. Di seguito le sue parole alle domande dei giornalisti in studio.
Cos’ha stasera nel cuore?
Per la Juventus l’importante è vincere. Sono contento per i ragazzi. Hanno fatto un buon lavoro, regalando una gioia a tutti.
E’ successo qualcosa con un dirigente durante i festeggiamenti?
Non è successo niente. Festeggiavo con la squadra. Rispetto la società e gli uomini. I ragazzi hanno fatto una stagione straordinaria. Se qualcuno mi succederà, visto che mi danno fuori, lascerò una bella eredità. Come mi vedo? Io non vedo niente.
Oggi c’è stata una grande prestazione:
E’ merito dei giocatori che volevano questo trofeo. Gli ho detto che avevano tutte le possibilità di vincere. Sono molto contento per loro.
Un giudizio sulla prova di Nicolussi Caviglia?
E’ un ragazzo intelligente. L’ho usato poco, forse potevo usarlo di più ma quando è stato chiamato in causa ha fatto bene. Veniamo da un periodo pesante e duro, soprattutto gli ultimi tre mesi. I ragazzi sono stati bravi e hanno tenuto le spalle larghe arrivando in Champions e vincendo la Coppa Italia.
E’ una vittoria del gruppo?
E’ una vittoria di squadra. A luglio si parte come gruppo e poi si diventa squadra. Per i ragazzi non era facile perché quando sei in un grande club, specialmente alla Juventus, le critiche ti arrivano addosso. Questi tre mesi sono stati un esperienza di crescita.
Questa vittoria è una rivincita per quest’ultimo periodo?
E’ una questione di rispetto, comportamento e valutazioni. Io sono molto realista e sono molto contento di far parte di questa gloriosa società. Sono ormai otto anni e sono grato della possibilità che mi ha dato per vincere tanti trofei.
Pensa a un futuro lontano dalla Juventus?
E’ diritto della società scegliere se cambiare allenatore o giocatori. A me interessa questa serata in una città e uno stadio meravigliosa con dei tifosi altrettanto meravigliosi. Mi sono divertito e spero di viverne altri nella mia carriera.