Intervenuto sulle pagine di Tuttosport l’ex arbitro Calvarese ha analizzato la direzione di gara di Doveri in Atalanta-Juve: “Ottava presenza stagionale per Daniele Doveri in Serie A. L’arbitro romano, dopo un anno di alti e bassi dovuti ad alcuni problemi fisici e non solo, è definitivamente recuperato alla causa di Rocchi, che lo impiega per la terza volta quest’anno in un big match (aveva fatto Juventus-Napoli e Napoli-Atalanta). Lui risponde presente, in una partita che presenta comunque pochi grattacapi nelle due aree e poco nervosismo, con le due squadre che pensano soprattutto a giocare (infatti i falli alla fine saranno 17)”.
Atalanta-Juve, la moviola di Calvarese
“Nel primo tempo, silent check del VAR per un potenziale calcio di rigore per l’Atalanta per un presunto fallo di mano di Locatelli. Il centrocampista si appresta a calciare con il piede destro e il braccio sinistro largo (che è lì in maniera naturale), per bilanciare la giocata. Il pallone prende il piede di Ederson, che è a pochi centimetri di distanza; da lì schizza, e sul rimpallo finisce sul braccio di Locatelli. L’impatto quindi, seppur sul braccio largo, è completamente non punibile: giusto non dare il penalty. Dal punto di vista disciplinare, Doveri prova come da sua consuetudine a tenere la soglia d’intervento molto alta – scelta apprezzabile -, ma sbaglia a lasciare per strada un’ammonizione come quella per la già citata gomitata di Kolasinac ai danni di McKennie, che è quasi da arancione”, ha concluso l’ex arbitro.