[fncvideo id=667420 autoplay=true] Il quotidiano spagnolo As ha attaccato il portiere della Juve e della Polonia, Szczesny, a causa della sua nota abitudine con il fumo: “L’attuale portiere della Juventus, 31 anni, è stato anche sorpreso a fumare almeno due volte durante il suo tempo all’Arsenal, dove ha trascorso sei stagioni con un periodo di prestito a Brentford. Il manager francese Arsene Wenger, infatti, lo ha multato di circa 25.000 euro per aver acceso una sigaretta nelle docce dello spogliatoio subito dopo aver perso contro il Southampton a Capodanno 2015”, l’aneddoto raccontato dal quotidiano. Che non si è limitato ai ricordi: “Questo, tra l’altro, gli è costato la carriera ai Gunners, che prima lo hanno prestato alla Roma per due anni e poi lo hanno trasferito alla Juventus nel 2017 per 12 milioni di euro. A Torino ha alternato grandi stagioni, come quella del debutto, ad anni più inconsistenti. Sembra chiaro che durante questi anni non ha abbandonato un’abitudine che ha segnato la sua carriera di portiere”.
A proposito di Juventus ha parlato l’ex Alessandro Del Piero ai microfoni di ESPN: “Certamente mi avrebbe fatto piacere se avessi avuto la possibilità di restare più a lungo alla Juventus, ero un tifoso bianconero e lo sono ancora. Quel club significa tutto per me, il legame con i tifosi e tutto ciò che è successo in 19 anni”. Poi nei giorni scorsi a Sky Sport: “Il mio pensiero va al percorso fatto sui suoi dettami, da quello che è scaturito da quel pomeriggio a Udine, quando l’ho conosciuto. Una delle prime cose che amava dire era “Tagliati i capelli” per dare un segnale su quello che era lo stile Juventus. Conosco in maniera personale il figlio e il nipote e quindi c’è un grande dispiacere ma sono felice che ci sia questo ricordo. Ha sacrificato la sua vita per la Juve. Il nostro rapporto mi ha sempre affascinato perché ho conosciuto poche persone carismatiche come lui, al di là delle scelte personali. Era un vincente di natura, una bella persona sotto tutti gli aspetti. Penso che questo lo abbia riconosciuto tutto il mondo ed è un bellissimo segnale. Primo contratto? Avevo diciott’anni, ero super eccitato e avevo l’ambizione di firmare il mio primo contratto. Uno si fa degli schemi in testa ma una volta arrivato lì sono saltati. Lui era semplice e diretto