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La giornata di ieri era iniziata come il post Juventus-Salernitana. Il primo giorno della sosta per gli impegni delle nazionali dopo aver archiviato gli importanti tre punti ottenuti contro i campani, che hanno consentito alla squadra di Massimiliano Allegri di portarsi a -1 dall’Inter in classifica. Ma, come era nei programmi, è stata anche la giornata dell’incontro tra la Juve e l’entourage di Dybala, che ha portato al divorzio con la Joya. Dopo 7 anni d’amore, in estate sarà addio. E nella serata di ieri sono arrivati ulteriori chiarimenti da parte di Maurizio Arrivabene.
L’amministratore delegato della Juventus ha partecipato a un evento benefico a Milano, organizzato dall’Ospedale Monzino. Questa è stata anche l’occasione per fare chiarezza su cosa sia successo tra il club e il giocatore argentino: “La Juventus non ha rinnovato il contratto a Dybala. Questo è il cambiamento che c’è stato da ottobre a oggi. Nel mercato di gennaio è cambiato l’assetto tecnico della squadra. Il progetto tecnico della Juventus ha subito dei cambiamenti e parte di questi cambiamenti riguardano il contratto di Dybala che non è stato rinnovato. L’incontro di oggi è stato amichevole, molto chiaro e rispettoso. Rispettoso perché da parte della Juventus sarebbe stato facile fare un’offerta molto molto al ribasso. Ma non sarebbe stato giusto nei confronti di Paulo. Lui è stato sette anni con noi e un’offerta di quel tipo non avrebbe dimostrato il rispetto che c’è nei suoi confronti e non avrebbe aiutato per quelli che saranno i passi futuri della sua carriera.
La decisione è stata presa però voglio sottolineare che la dirigenza della Juventus non prende decisione contro la Juventus, ma per la Juventus. Abbiamo avuto un approccio molto sincero. Con gli acquisti fatti a gennaio e l’acquisto di Vlahovic, la posizione di Paulo non era più al centro del progetto. Per questo si è preferito prendere questo tipo di decisione. C’è un parametro di carattere tecnico e nessuno ha mai messo in discussione la bravura e il valore di Paulo. C’erano poi delle considerazioni da fare sulle presenze, considerazioni sulla lunghezza del contratto e altre considerazioni di carattere economico. Quindi nessuno spiraglio“.