Paolo Ardoino, CEO di Tether, ha detto la sua sulla Juve, parlandone a Tuttosport. Ecco le sue parole: “La Juve a cui sono più affezionato è quella di Del Piero, Cannavaro. Diciamo la squadra di Capello. E nonostante avessi già 18 anni, è forse la Juve che mi ha fatto più sognare. Sì, direi quella. Perché forse era il momento in cui io cercavo di creare qualcosa di mio e vedevo in loro un esempio di società affiatata, perché era la squadra perfetta dal punto di vista di spogliatoio, di rapporti tra di loro. Sicuramente è facile salire sul carro dei vincitori. Dal mio punto di vista, non è tanto vincere o perdere per la Juve, ma è importante quando si perde dare una dimostrazione di grinta e di volontà di fare meglio. E questo è tutto solo dipendente dalla comunicazione. Ripeto se ci fosse comunicazione con meno filtri ci fosse un po’ più di dialogo… Cioè è normale sbagliare, non è che si può vincere sempre, è normalissimo sbagliare. Io con Tether, a un certo punto, ho ammesso i miei errori davanti a tutt”.
Su Agnelli

“Pranzo con Agnelli? No, no. Non ho pranzato con Andrea Agnelli. Di me e della mia azienda se ne sono dette di cotte e di crude. Io credo che sia importante svegliarsi al mattino e guardarsi nello specchio. Poi la gente specula, la gente vede al di là di ogni singola cosa, come per lo slogan “Make Juventus Great Again”. Magari ti fai un pranzo e la gente ci costruisce chissà cosa sopra. Fa parte del gioco, ci sta”. Intanto ecco le parole di Galeone<<<