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Luigi Apolloni, ex calciatore di Parma e Verona, ha rilasciato delle dichiarazioni a 1 Football Club, trattando l’argomento del declino del calcio italiano. Ecco le sue parole sulle differenze rispetto agli anni ’90: “Rispetto ai miei tempi è cambiato tanto. Le regole, la progettualità delle società e soprattutto l’arrivo di tantissimi stranieri nelle nostre squadre. Quando giocavo io gli stranieri che arrivavano erano dei campioni che davano una mano anche nella crescita dei giocatori nostrani, ora purtroppo non è così. In questo momento tanti calciatori italiani non hanno esperienza europea, questo è un altro grande problema.”
Sui problemi del calcio italiano, partendo dal settore giovanile passando al limite degli stranieri, questione che si sta riproponendo con forza dopo l’eliminazione dell’Italia dal mondiale: “A mio avviso bisognerebbe tornare un bel po’ indietro. Io credo che tanto, se non tutto, parta dal 2006 dai tempi di calciopoli e moggiopoli dove grazie al Mondiale vinto, i problemi che avevamo finirono sotto al tappeto. Da allora ad oggi, c’è stata la grande cavalcata europea della scorsa estate, per il resto le cose sono rimaste immutate. Non ce l’ho con gli stranieri sia chiaro, ai miei tempi però ogni squadra ne poteva schierare solo tre. Io ho giocato con Grun, Taffarel e Brolin. Stiamo parlando di tre campioni. Il primo aveva disputato tre mondiali con il Belgio, il secondo è stato campione del mondo con il Brasile, il terzo è un fuoriclasse riconosciuto.”
Su Calciopoli: “Quando ero al Parma si percepiva che quando giocavi contro le grandi squadre di solito gli arbitri avevano un occhio di riguardo per loro. Ma mai avremmo immaginato ciò che poi è uscito fuori con calciopoli. Col senno di poi, ad esempio, nella mia ultima stagione con la maglia del Verona, ho ricevuto 5 espulsioni, 3 delle quali ingiuste, e sono convinto che c’entri Calciopoli.”