Antonini: "Scudetto? Spero lo vinca il mio Milan, ma occhio alla Juve"

Antonini: “Scudetto? Spero lo vinca il mio Milan, ma occhio alla Juve”

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex Milan Luca Antonini ha parlato della corsa Scudetto: Milan e Inter favorite, ma occhio alla Juve

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Grazie alla vittoria contro il Napoli, il Milan di Stefano Pioli si è candidata come una delle favorite alla vittoria del campionato. I rossoneri insieme ai cugini dell’Inter sono in questo momento le due squadre favorite al titolo, ma la stagione è ancora lunga e si prospetta ricca di sorprese. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex Milan Luca Antonini ha parlato della corsa Scudetto:Io spero vinca il Milan, per il resto sarà una bella lotta. Occhio alla Juve di Allegri: vince 1-0, è vero, ma vince. E non è lontana“. Le possibilità dei bianconeri di vincere il campionato sono minime, ma mai dire mai.

Nel match contro il Napoli molti giocatori del Milan hanno convinto. Chi è stato la sorpresa più grande? “Dico Kalulu. Ha tenuto botta contro Osimhen. Non è la prima volta che sforna prestazioni di questo tipo. Attento, concentrato, lucido. Una scommessa vinta. Se ne sta in silenzio, zitto zitto, e poi quando entra fa bene. Fin qui è una grande sorpresa. Theo invece è un certezza. È la sua miglior stagione e le dico anche perché: è migliorato tatticamente, tant’è che Deschamps l’ha finalmente convocato con la Francia. Era incredibile che non ci fosse. Qui è stato bravo Pioli, insieme a Bonera e allo staff. Bravi anche Maldini e Massara a rinnovargli il contratto. I top player fanno comodo”.

E a proposito di rinnovi: Kessie? Il centrocampista ivoriano ha il contratto in scadenza ma, come Paulo Dybala in casa Juve, le trattative stentano a decollare. Fossi in lui ci penserei cento volte prima di lasciare il Milan– ha esclamato Antonini. La società sta tornando al top, investe, programma, ed è anche merito suo. Delle grandi stagioni che ha fatto. Non so, io non me ne andrei. Sono contro i fischi però. Magari ai tifosi girano le scatole, ma non li merita”. 

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