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Giancarlo Antognoni, ex calciatore della Fiorentina, ha rilasciato delle dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport, parlando dello scontro scudetto di tanti anni fa tra la viola e la Juventus. Ecco le sue parole su quella sfida del campionato 1981-82, scontro che si decise solo nell’ultima giornata a favore dei bianconeri, che grazie ad una rete di Liam Brady riuscirono a conquistare lo Scudetto e la seconda stella, mentre il club gigliato rimase a bocca asciutta dopo un grande campionato, alimentando solo la rivalità con il club piemontese: “Successe che eravamo in testa con la Juve. Loro vinsero con l’Inter, su rigore, io segnai a 8 minuti dalla fine dopo una ripartenza… ma chiamiamolo contropiede, via… Contropiede iniziato da Massaro, l’ho accompagnato per 50 metri, poi mi ha servito, feci un pallonetto a Castellini. Dopo l’infortunio era un gol importante per me, il primo, ma era più importante mantenere la vetta della classifica. All’ultima giornata eravamo ancora alla pari.”
Sullo scontro dell’ultima giornata per vincere il tricolore: “Noi andavamo a Cagliari, loro a Catanzaro contro una squadra già spacciata. Pensavamo che la Juve avrebbe vinto, ma non abbiamo giocato bene. Ci fu annullato un gol di Graziani abbastanza regolare… direi regolare, via… ma allora non si poteva rivedere al Var. Insomma, a noi annullato un gol, alla Juve il solito rigore… Che c’era, va detto, quando poi l’abbiamo rivisto. Però rientri nello spogliatoio e senti che la Juve ha vinto su rigore un po’ ci rimani. Il Catanzaro meritava qualcosa di più. Se la giocò. Mentre noi giocammo male.”
Sulla delusione per la sconfitta e il mancato scudetto vinto: “Eravamo forse condizionati dal fatto di voler sentire sempre il risultato dell’altro match. Non trovammo l’episodio favorevole. Meritavamo almeno lo spareggio, è che c’era il Mondiale che pigiava… Bearzot avrà gioito per quella chiusura senza code”.