[fncvideo id=679923 autoplay=true] Aurelio Andreazzoli, tecnico dell’Empoli, ha parlato di vari temi, tra cui la partita vinta contro la Juventus allo Stadium ai microfoni di Sky Sport: “I successi allo Stadium con la Juve e al Maradona con il Napoli ci hanno trasmesso fiducia, consapevolezza nei nostri mezzi. Qualche cosa di più importante anche dei 6 punti conquistati. Nel ciclismo la salita è importante perché mette alla prova con sé stessi. E il ciclista avverte il dolore della fatica. Ma la sofferenza porta sempre qualcosa di buono. La Serie A è più complicata e faticosa della scalata in bicicletta. L’Empoli è come quel corridore che ha sacrificio, disponibilità, forza di emergere.
I ragazzi hanno la consapevolezza di poter fare tanto ma di doverlo fare tutti insieme altrimenti si è coscienti che si rischia di non raggiungere il traguardo. Di sicuro vincere a Napoli e a Torino è stato come arrivare primi sul traguardo in un tappone. A volte può anche succedere di vincere per un episodio ma non deve mai mancare il tentativo di imporsi. I punti conquistati lasciano in eredità l’importanza della vittoria e anche la consapevolezza di essere competitivi.
Ci siamo conquistati questa classifica ma il traguardo non è nei punti che abbiamo adesso. Noi ci siamo meritati tutto, potrei anche dire che ci manca qualcosa ma la strada è ancora lunga. Il girone di ritorno è più duro rispetto a quello d’andata. Ci aiuta l’ambiente. Empoli è speciale, molto familiare. C’è una proprietà competente, non invadente. Corsi fa sentire la sua presenza, è innamoratissimo del settore giovanile e si fida ciecamente dei propri collaboratori in primis il direttore sportivo. La lotta è ancora incerta, sia in alto che in basso basti osservare lo Spezia. Sembrava spacciato e si è rimesso in corsa è la dimostrazione che mai niente è finito“.