[fncvideo id=679923 autoplay=true] Federico Bernardeschi, attaccante della Juventus, è stato intervistato ai microfoni di Diletta Leotta su DAZN parlando di vari temi. Riportiamo le sue parole: “Non rinnego le sofferenze del mio passato: ho sempre imparato qualcosa di bellissimo nella mia vita. A 16 anni mi hanno detto che non potevo più giocare a causa del cuore ed è stato un episodio che mi ha decisamente segnato. Dovevo stare in casa fermo per mesi: tutto questo mi ha fatto capire quanto amassi davvero il calcio e quanto dipendessi dal calcio. Da lì mi sono ripromesso di fare tutto quello che era in mio potere per arrivare ad essere un giocatore professionista, sul serio. Ho passato molti momenti difficili anche qui alla Juve, ma non rimpiango assolutamente niente di quello che ho fatto qui. Questi momenti mi sono serviti tantissimo perché mi hanno fatto crescere come giocatore e come uomo.
La mia carriera è sempre stata un continuo salire, ma per forza di cose nella vita ci sono delle flessioni. È in occasioni simili che bisogna farsi delle domande, riflettere su dove si è sbagliato, su dove hanno sbagliato gli altri e su cosa si può migliorare in noi stessi per fare di più nella vita ed in campo e risalire. E quando risali è 100 volte più bello. Il 2021 è stato un anno meraviglioso, non mi posso lamentare perché ho vinto due trofei con la Juventus, ho vinto un Europeo con la Nazionale, mi è nata una figlia, abbiamo comprato casa, ci siamo sposati con mia moglie.
Quindi io proprio da lamentarmi non ho niente, per questo dico che ringrazio anche i momenti difficili. Perché detta così, elencando queste cose, sembra un anno pazzesco, in realtà in questo anno ci sono stati tanti momenti difficili. Lo definirei l’anno dell’equilibrio. Io penso di aver trovato definitivamente il mio equilibrio“.
