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Siamo alla vigilia del big match dell’Olimpico tra Lazio e Juventus, con i bianconeri che vanno a caccia della loro seconda vittoria consecutiva dopo i 3 punti ottenuti all’ultimo respiro contro la Fiorentina. I biancocelesti invece, dovranno fare a meno del loro bomber assoluto, Ciro Immobile, costretto a lasciare la Nazionale anzi tempo a causa di un infortunio rimediato durante l’allenamento. Sarri che, è in apprensione anche per le condizioni di Pedro, a rischio contro i bianconeri e che potrebbe complicare ulteriormente le scelte dell’ex allenatore di Napoli e Juve.
A parlare della situazione attuale della Vecchia Signora è stato Spillo Altobelli, il quale ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di 1 Football Club, dove ha parlato a lungo anche della lotta Scudetto.
SU INTER-NAPOLI –“E’ una partita cruciale, tra le due ci sono sette punti di distacco. Gli azzurri sono estremamente competitivi ed agguerriti, non sarà facile per i padroni di casa fare punti, e se dovessero perdere direbbero addio alle speranze di Scudetto. I nerazzurri, però, quando sono in giornata possono battere tutti”.
SULLA JUVE – “Allegri non ha possibilità di vincere il titolo, quest’anno: è già a quattordici punti di distanza dalla prima, nonostante lui sia un grande allenatore. Spalletti, invece, sta dimostrando di essere il migliore ed il più accreditato alla vittoria finale: i due anni di stop gli hanno fatto bene. Ha la miglior difesa con soli tre gol subiti e fa giocare alla grande i suoi.
SULLE ALTRE – “Sono tre anni che fa bene al Milan e sta facendo crescere tanti ragazzi arrivati da semi sconosciuti. Inzaghi è un buon allenatore, ha fatto molto bene alla Lazio ma gli ci vuole ancora un po’ di tempo per capirsi con i suoi calciatori che, comunque, compongono una buona rosa. Infine, nota di merito per Gasperini: sono anni che fa giocare un ottimo calcio all’Atalanta, ed in campo europeo affronta tutti a viso aperto, anche se poi ne perde qualcuna. I miei ricordi di Inter-Napoli? Gli azzurri avevano Maradona: ho avuto la fortuna, ma calcisticamente sfortuna, di giocare tante volte contro di lui. Non si può spiegare a parole chi fosse Diego, era ed è il calcio. Conservo ancora gelosamente una sua maglia del Napoli di colore giallo, unica al mondo, la vogliono i più grandi collezionisti mondiali ma finirà nel mio museo. Poi ricordo gli scontri con Krol, che è arrivato in Italia dopo aver fatto la storia dell’Ajax, e lo si affrontava con rispetto ed ammirazione”.