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Il caos generato dalla nascita della Superlega sembra stia lentamente rientrando, con il progetto naufragato sul nascere a causa delle pressioni esterne ricevute e dalle dichiarazioni di UEFA e FIFA.
L’ex calciatore della Juventus José Altafini ha parlato intervistato dai microfoni di Tuttomercatoweb.com: “Il calcio italiano è pieno di dilettanti. Nel mondo del pallone purtroppo calcio sono entrate persone che non erano nate in questo ambiente e agiscono come dilettanti. La questione è mettere un tetto base per gli stipendi. Prima si chiedeva ad un giocatore quanto voleva e si decideva il da farsi. Ora tutto questo non c’è più e si è persa la testa, ci sono cifre da capogiro. E arriva l’indebitamento. Un giocatore poi non deve valere tanto, anche nella compravendita. Tutto questo è stato una fortuna peri i giocatori e la rovina per le società”.
“Se guardiamo anche il campionato inglese nelle squadre ci sono sette-otto stranieri, in Italia lo stesso, è difficile avere dieci o undici italiani. E il problema è che ci sono un sacco di… scamorze in giro. Anche perchè succede che se compri quello devi prendere anche l’altro. Io non sono invidioso, ho giocato nel mio periodo e mi è piaciuto tanto; tanti calciatori però non fanno neanche un terzo rispetto a quanto sono valutati”.
“Agnelli non lo conosco di persona e non posso giudicarlo. Io ai miei tempi ho trattato con l’avvocato Agnelli e Boniperti. Il campionato di Serie A è rachitico. Gli anni passati ha vinto la Juve e non c’erano squadre che lottavano dietro, adesso c’è Inter ma la pandemia ha rovinato tutto, è un anno difficile. Vincerà meritatamente la squadra nerazzurra però peccato non vedere i tifosi. La conferma di Pirlo? Ci sono alcuni giocatori e allenatori che io non confermerei, anche in altre squadre. Però non dico chi sono”.