Allegri: "Scudetto? La quota è quella che ho detto ieri, pensiamo al quarto posto" - JuveNews.eu

Allegri: “Scudetto? La quota è quella che ho detto ieri, pensiamo al quarto posto”

Il tecnico ha parlato

[fncvideo id=679923 autoplay=true] Massimiliano Allegri, tecnico della Juve, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il match vinto contro l’Empoli: “Vlahovic? Un giocatore importante fisicamente e caratterialmente. Un giocatore che non avevamo ancora con quelle caratteristiche, ma la squadra ha fatto una bella partita e con l’Empoli non è mai facile. La squadra si è sacrificata, avevamo molti uomini indisponibili e sono contento per il gol di Kean. Vincere a Empoli non è mai difficile, oggi ci stava vento. La squadra mi è piaciuta. Se mi aspettavo questo impatto di Vlahovic? Un ragazzo che ha voglia di vincere e di imparare molto, Ha degli ampi margini di miglioramento. Oggi si è mosso di più.

Se preferisco Ronaldo o lui? Il 7 di prima ha fatto una carriera straordinaria e non è paragonabile. Vlahovic ha qualità per fare una grande carriera. Pe essere un grande giocatore devi avere una mentalità forte e pazzesca ed è un percorso che ha iniziato ora, ma questo vale per tutti. Kean? Kean spalle alla porta fa fatica e da esterno è forte ad attaccare l’area, ma anche gli altri attaccanti sono stati bravi, come Morata. Bastava mettere ogni giocatore nel proprio ruolo. Scudetto? La quota scudetto è quella che h0 detto ieri e rimane questa. L’obiettivo è raggiungere il quarto posto e dobbiamo dare continuità ai risultati. Le tre davanti se la giocheranno loro.

Centrocampo? Gli altri si mettono a disposizione anche perché non ne ho altri. Zakaria ha sfiorato di nuovo il gol e purtroppo ha avuto questo infortunio. Mercoledì contro la Fiorentina sarà una partita interessante e bella da giocare. Bisogna migliorare un po’ la fase di palleggio secondo me. Il vento in questa partita ha influenzato molto nel primo tempo, mentre nel secondo non c’è stato. Stasera vincere era importante perché in Champions abbiamo portato via tante forze mentali. Se Szczesny se la sentiva di giocare per via della guerra? In questo momento credo ci siano poche parole, solamente la tristezza. La guerra non ci deve essere perché alla fine pagano sempre i più deboli“.

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